Firenze, terremoto al Mugello: notte tranquilla, in 600 fuori casa. Proseguono i controlli

Cronaca

Ancora scosse in nottata, ma di minore intensità. In 370 hanno passato la notte nelle strutture della Protezione civile, ma il numero delle persone fuori dalle proprie abitazioni è aumentato in mattinata. Sindaco di Barberino: "Contiamo che stasera saranno di meno"

Nonostante una notte tranquilla nel Mugello, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.5 che, tra domenica e lunedì, ha colpito la zona vicino a Firenze, è salito a circa 600 il numero delle persone che hanno dovuto lasciare le case. È quanto ha detto il consigliere delegato alla Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze Massimo Fratini, a seguito di un'estensione della zona rossa di Barberino di Mugello decisa dai Vigili del fuoco: "C'erano 236 cittadini censiti come sfollati fino alle 17 di ieri, ma dopo cena altre 150 famiglie hanno dovuto evacuare le case" che devono ancora essere verificate. "La nottata appena passata ha aiutato a stemperare gli animi dopo la paura grande e comprensibile della notte scorsa", ha detto il sindaco di Barberino del Mugello, Giampiero Mongatti. (FOTO - DISAGI AI TRASPORTI).

In 370 hanno passato la notte fuori

Sono stati in 370 i cittadini che hanno passato la notte nelle strutture allestite dalla Protezione civile, in particolare nelle scuole di Barberino e all'Autodromo del Mugello dove hanno trovato ospitalità 121 persone. Sono coloro che sono stati evacuati dalle case, dichiarate inagibili o ancora da sottoporre a verifica tecnica. Ma ha dormito fuori anche chi non se l'è sentita di rientrare in casa pur non avendo subito danni. Le scosse sono proseguite tutta la notte, meno numerose e di intensità minore rispetto a domenica: l'ultima ha colpito ancora il territorio di Barberino alle 3.02, ma è stata registrata solo dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Ancora controlli negli edifici

Per far fronte alle necessità della popolazione sono stati allestiti in totale oltre 550 posti letto, e in tanti hanno preferito dormire fuori casa, non solo i 236 sfollati dalle strade centrali di Barberino di Mugello, il paese più colpito. Già da stamattina nel centro del paese riprenderanno i controlli alle abitazioni: sono 330 gli edifici in attesa di essere monitorati, tutti in un'area centrale del borgo di Barberino, dove è stata allestita la "zona rossa" vietata. Tutti i fabbricati presentano danni e crepe, ma quelli più danneggiati, spiegano dalla Protezione Civile Metropolitana, dovrebbero essere cinque o sei. Per tutti è comunque necessaria una verifica, prima che gli abitanti possano tornarci; per accelerare le operazioni di controllo, sono operative 20 squadre dei vigili del fuoco.

“Contiamo che stasera il numero delle persone da assistere sarà diminuito”

"Ci accingiamo a una giornata di verifiche sempre più puntuali agli edifici segnalati", ha spiegato il sindaco. "Lavoriamo gestendo l'evoluzione della situazione. L'ordinanza di sgombero è stata emessa su una prima stima cautelativa, ora procederemo con controlli accurati dei danni". "Per ora ci prepariamo a continuare ad assistere le persone, oltre 200 ospitate tra la palestra di Barberino e Galliano, altre cento circa all'Autodromo di Scarperia", ha aggiunto Mongatti. "Sono gli abitanti del centro di Barberino, ma anche tante persone che hanno scelto, in maniera autonoma, di passare la notte in un luogo tutelato. Ci siamo organizzati per fornire loro sia il pranzo che la cena, ma contiamo che stasera il numero delle persone da assistere sarà diminuito". "Voglio ringraziare la Protezione civile e tutta la macchina dei soccorsi - ha aggiunto Mongatti - ma anche la collettività che ha risposto in maniera seria e diligente a questa grande paura. Una comunità che si è stretta tra di sé con solidarietà ed è riuscita a gestire una situazione difficile anche dal punto di vista emotivo".

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