Maltempo: allerta arancione su Veneto ed Emilia-Romagna. Allagamenti in Toscana

Cronaca

Allerta gialla in Abruzzo, Marche, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana e Umbria. Riaperta l'A6 Torino-Savona, chiusa ieri precauzionalmente dopo che i sensori della frana hanno fatto scattare gli allarmi. Ieri giornata tragica sulle montagne: diverse vittime

Prosegue anche oggi, lunedì 2 dicembre, l'allerta maltempo su molte zone d’Italia: arancione in Emilia Romagna e Veneto, gialla in Abruzzo, Marche, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana e Umbria. La Toscana registra allagamenti diffusi nelle zone di Firenze, Pistoia e Prato. Restano sotto osservazione i livelli di Po e Ticino, di cui ieri è crollato un argine nel Pavese. Rischio valanghe da "moderato" a "marcato" in Friuli Venezia Giulia. Riaperta l'A6 Torino-Savona: domenica era stata chiusa in via precauzionale, dopo che i sensori della frana hanno fatto scattare gli allarmi. Ieri giornata tragica sulle montagne: morto uno sciatore sulle Alpi svizzere e due escursionisti in Abruzzo, dove è stato anche trovato il corpo di un'altra persona scomparsa da giorni.

Allagamenti diffusi in Toscana

La Toscana è il sorvegliato speciale di lunedì. A Firenze a causa dei forti temporali, oltre a sottopassi allagati e traffico in tilt, si sono registrate infiltrazioni di acqua fino al piano seminterrato del Palazzo di Giustizia: la pioggia, che filtra dalle vetrate dell'edificio, si è accumulata sul pavimento del corridoio centrale del primo piano, arrivando poi fino al seminterrato. Sempre nel fiorentino, a Capraia e Limite i bambini di un asilo nido e di una scuola dell'infanzia sono stati fatti uscire in anticipo perché intorno all'edificio si era formato un grosso allagamento, poi rientrato. Forti piogge si registrano anche nel Pistoiese, dove nelle zone di Casalguidi e Cantagrillo il reticolo idraulico minore non ha retto allagando strade, negozi e case al piano terra, e a Pistoia città, dove ci sono sottopassi allagati, acque basse tracimate e fognature che non ricevono più. Allagamenti diffusi e disagi anche nel Pratese, dove si monitora il livello del fiume Bisenzio, e nell'Empolese Valdelsa e in Mugello.

Ticino e Po ancora sotto osservazione

Nel tardo pomeriggio di domenica, a Pavia un tratto di circa 150 metri della sponda del Ticino ha ceduto. Il crollo è stato quasi certamente provocato dagli allagamenti dei giorni scorsi, ma sono in corso accertamenti. Il tratto cittadino della Via Francigena, che transita lungo le rive del fiume, è stato temporaneamente interrotto. In Romagna oggi è in vigore un’allerta arancione per criticità idraulica, mentre nel resto della regione la situazione è in via di miglioramento. Per la piena del Po la criticità è gialla nella zona terminale e nella sezione di Ariano il livello idrometrico rimane superiore alla soglia 2.

Rischio valanghe in Friuli Venezia Giulia

Pericolo valanghe “marcato” oggi sul Monte Canin e “moderato” sul resto del Friuli Venezia Giulia. La perturbazione che ha interessato la regione ha portato da 20 a 30 centimetri di nuova neve sopra i 1800-2000 metri. Sul Canin, oltre i 1800 metri sono possibili distacchi spontanei di valanghe di medie e in alcuni casi di grandi dimensioni dalle pareti e lungo i canaloni ripidi, come riporta il Bollettino Valanghe.

Le allerte per oggi

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata allerta arancione sul Veneto meridionale e sui settori centrali dell'Emilia-Romagna. Allerta gialla su Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo, Marche centro-settentrionali, sul Molise, in Emilia-Romagna occidentale e settori sud-orientali, su Liguria centro-orientale e su settori meridionali della Lombardia.

Riaperto tratto A6

È stata riaperta sulla carreggiata sud a doppio senso di marcia la autostrada Torino-Savona nella tratta tra Altare e il bivio per la A10. Era stata chiusa in via precauzionale ieri, poco prima delle 16, per i segnali di allarme giunti dai sensori posti sulla frana, per valutare ogni minimo movimento. Conclusi i controlli, la circolazione è ripresa verso le 5.30.

Ieri escursionisti morti tra Abruzzo e Alpi Svizzere

Giornata tragica ieri sulle montagne con la morte di escursionisti in Abruzzo e di uno sciatore sulle Alpi Svizzere: quest'ultimo, un avvocato 48enne di Asti, è deceduto nell'ospedale di Berna per le lesioni riportate dopo la caduta in un crepaccio sotto il Piccolo Cervino. In mattinata invece sul Monte Camicia del massiccio del Gran Sasso, a 2.200 metri di quota, è stato trovato il corpo di un 30enne, di Città Sant'Angelo (Pescara), scomparso da venerdì scorso, probabilmente scivolato nel corso di un'escursione in solitaria. Nel primo pomeriggio due persone sono precipitate a causa del ghiaccio sulla Maiella a 2.500 metri di quota.

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