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Genitori di Luca Sacchi ringraziano madre di Del Grosso: “Prendiamo atto delle sue parole”

Cronaca

“Non ce la sentiamo di aggiungere altro, perché la vicenda non è ancora chiara”, ha detto la famiglia del 24enne ucciso a Roma. Una risposta alla mamma del 21enne accusato dell’omicidio, che ha chiesto scusa e aggiunto: “È giusto che paghi”. Era stata lei a denunciarlo

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"Ringraziamo la madre di Valerio e prendiamo atto delle sue parole. Non ce la sentiamo di aggiungere altro, perché la vicenda non è ancora chiara". È questa la risposta della famiglia di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma la settimana scorsa, alle parole della madre di Valerio Del Grosso, accusato dell’omicidio. La donna - è stata lei a denunciare il figlio alla polizia - ha chiesto scusa ai genitori di Sacchi, aggiungendo: “È giusto che mio figlio paghi”  (LE PAROLE DEL PADRE DI LUCA - COSA SAPPIAMO FINORA - IL LUOGO DELLA SPARATORIA - GABRIELLI: "NON È LA STORIA DI DUE POVERI RAGAZZI SCIPPATI").

La famiglia di Luca Sacchi: “Preferiamo rimanere in silenzio”

L’avvocato della famiglia Sacchi, Armida Decina, ha spiegato che “al momento la vicenda è troppo nebulosa” e per questo i genitori del 24enne “preferiscono rimanere in silenzio”. “Sono distrutta dal dolore sapendo che una mamma e un papà, un'intera famiglia, sta piangendo la morte di un figlio”, ha detto in mattinata Giovanna Proietti, la mamma di Del Grosso. È stato lui, secondo la ricostruzione del pm, a sparare il proiettile che ha colpito Sacchi alla testa. “Ancora non posso credere che Valerio abbia potuto fare un gesto simile. È giusto che adesso paghi e si assuma le sue responsabilità e so che lo farà”, ha aggiunto la madre intervistata al Giornale Radio 1. È stata proprio lei a presentarsi in commissariato per informare la polizia su quanto aveva fatto il figlio. "Non ho pensato mai nemmeno un minuto - ha spiegato - che si potesse fare una cosa diversa da quella che ho fatto. Ho anche pensato che forse era l'unica maniera per dare a Valerio una speranza di riscatto".

I funerali la prossima settimana

Nei primi giorni della prossima settimana, intanto, si terranno i funerali di Luca Sacchi dopo il nullaosta della procura alla restituzione della salma. Lunedì, invece, si aprirà una settimana cruciale sul fronte investigativo. A piazzale Clodio sono in programma una serie di audizioni di testimoni presenti fuori dal pub al momento dell'omicidio. In procura dovrebbe essere sentita ancora anche la fidanzata di Luca. Un atto istruttorio che gli inquirenti giudicano "fondamentale", sopratutto per chiarire le fasi della "trattativa" per l'acquisto della droga che ha preceduto il drammatico epilogo. Tra le persone che gli inquirenti vorranno ascoltare anche "l'amico intimo" di Sacchi, un pregiudicato per reati di droga, che era presente nel pub e che avrebbe gestito, secondo quanto hanno riferito alcuni testi, la "trattativa" con la rete di pusher guidata da Del Grosso.

L’omicidio di Luca Sacchi

Luca Sacchi è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana davanti al John Cabot, un pub in zona Appio, a Roma. Quella sera, insieme a lui, c’era anche la fidanzata Anastasiya: la veridicità del suo racconto è al vaglio degli inquirenti. Sulla vicenda, infatti, sono ancora in corso le indagini per chiarire la dinamica e rimangono molti dubbi sul movente. A meno di 48 ore dalla morte del giovane personal trainer sono stati fermati due ragazzi di 21 anni (ora in custodia cautelare in carcere): oltre a Valerio Del Grosso, anche Paolo Pirino.