Cerignola, il Consiglio dei ministri scioglie il Comune per mafia

Cronaca
(Foto: Google Maps)

La decisione sul paese del Foggiano per “accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali”. L’amministrazione sarà affidata per 18 mesi a una commissione di gestione straordinaria. Il sindaco decaduto Metta: "Mi hanno fatto fuori”

“Accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali”. È con questa motivazione che il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato lo scioglimento per mafia per diciotto mesi del Consiglio comunale di Cerignola (Foggia) e il contestuale affidamento dell'amministrazione dell'ente a una commissione di gestione straordinaria. "Da oggi comincia per la nostra città un periodo di buio”, ha commentato su Facebook il sindaco, ora decaduto, Franco Metta. “Questa è l'antimafia dei fatti”, ha detto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. (CHI DECIDE IL COMMISSARIAMENTO DI UN COMUNE)

Boccia: “Ora tocca alla parte sana della città avere la forza di rialzarsi”

"La ministra Lamorgese e gli apparati dello Stato che hanno lavorato sul dossier che ha portato allo scioglimento del comune di Cerignola hanno fatto un ottimo lavoro - ha detto Boccia - Ora tocca alla parte sana della città, che ha una storia straordinaria, avere la forza e la capacità di rialzarsi. Il governo e le istituzioni, attraverso i commissari, saranno vicini alla città e a tutti i cittadini di Cerignola".

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