Dal tumore al seno al giro del mondo per fare prevenzione: la storia di Fraintesa

Cronaca

Pamela Foti

A un anno dalla diagnosi, Francesca Barbieri parte per i 5 Continenti: "E’ stata durissima, ma ora incontrerò donne per parlare dell’esperienza che in Italia colpisce 1 donna su 8. Obiettivo: raccogliere fondi per la ricerca e condividere. Ne abbiamo bisogno”

La valigia è sul letto. Sì, è quella di un lungo viaggio. L’8 ottobre Francesca partirà per il giro del mondo. In solitaria. "Paura? Nessuna. Viaggiare è il mio lavoro, la mia vita. Se c’è stato un momento in cui ho avuto paura è stato proprio l’8 ottobre dell’anno scorso, quando mi è stato diagnosticato un cancro al seno molto aggressivo". Oggi, a 365 giorni di distanza da quel momento, Francesca Barbieri è pronta per affrontare una nuova avventura, che la porterà in giro per i 5 continenti. "Ho deciso di partire proprio l’8 ottobre per dare un nuovo significato a quella data, per non dover odiare quel giorno".

L’8 ottobre 

Francesca Barbieri, per tutti Fraintesa, ha 36 anni, è una travel blogger di successo e ha combattuto e vinto la sua battaglia contro il cancro. "Stavo facendo la doccia e ho sentito un nodulo al seno. Sono andata a farmi controllare ma, secondo il parere di ben due senologi, si trattava di una cisti. Ho deciso di farmi operare lo stesso e, quando mi hanno consegnato il referto della biopsia, mi è crollato il mondo addosso". Francesca ha subito due operazioni e per sei mesi ha affrontato chemioterapia e radioterapia. Non si è mai fermata durante la malattia. Ha continuato a viaggiare e a pubblicare sul suo blog e sui social. "Ho stretto i denti e ho fatto finta di niente. Sono una freelance, se non lavoro non guadagno", dice con voce ferma ma pacata, senza rancore. 

La vita filtrata sui social 

Se si scorre il suo profilo Instagram è impossibile capire l’inferno che ha passato. Le sue foto restituiscono l’immagine di sempre: quella di una donna forte, bella, sicura di sé, una professionista affermata che viaggia e incontra panorami da sogno. “Mai fidarsi totalmente dei social. Quella non è vita reale, è vita filtrata”, afferma. A maggio, però, finite le cure e vinta la battaglia contro il cancro al seno, Francesca decide di raccontare la sua storia, di condividere con i suoi follower la sua esperienza personale. “L’ho fatto perché non si parla abbastanza di cancro e di cancro al seno. Esiste ancora una sorta di tabù, ci sono tante persone che si nascondono, che vivono la malattia come una colpa, che si sentono ai margini di una società che ogni giorno pretende che tu offra la migliore prestazione di te. E invece siamo in tante a passare attraverso la malattia: in Italia, una donna su otto riceve nella sua vita una diagnosi simile alla mia”. 

#GoFraintesa

Da quando Fraintesa ha parlato pubblicamente del cancro al seno che l’ha colpita, ha ricevuto migliaia di lettere di sostegno e conforto ma anche richieste di consigli pratici. "Quelli di tutti giorni – mi spiega – come coprire le macchie che compaiono sulla pelle, come gestire la perdita di ciglia, sopracciglia e capelli. Con le persone che mi scrivono parlo di come continuare a sentirci donne anche quando vorremmo solo chiuderci in casa per non vedere nessuno e non farci vedere da nessuno. È questo quello che spesso ci manca; la possibilità di confrontarci sulle piccole questioni quotidiane con chi capisce da vicino cosa stiamo passando". Francesca Barbieri parlerà anche di questo durante il suo giro del mondo. Incontrerà donne che si sono sottoposte a chemio e radio, parteciperà a dibattiti e convegni organizzati dalle associazioni per la consapevolezza del tumore al seno. “Questo viaggio è la mia rivincita, ma l’obiettivo primario è fare prevenzione”. Proprio per questo Francesca ha lanciato una campagna di raccolta fondi: metà delle donazioni sarà devoluta alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. È possibile partecipare al progetto di crowdfunding fino alla fine di gennaio: basta cliccare sul sito gofundme.com/fraintesa".

5 Continenti

"Starò via per tre mesi e mezzo. La prima tappa è Hong Kong, poi andrò in Australia. Visiterò Asia, Oceania e America e spero di raggiungere anche l’Africa, così toccherò tutti e 5 i continenti", spiega con un po’ di emozione. Tra tre mesi e mezzo tornerà a Milano per i controlli medici di routine. 

"La mia rivincita"

“Ciò che mi ha dato forza in questi mesi è stato anche avere un obiettivo. Un obiettivo forte come realizzare il sogno di fare il viaggio intorno al mondo da sola”, racconta Francesca. “L’ho deciso il 7 gennaio, dopo la chemioterapia. Ero a letto e non riuscivo a muovermi. Scorrendo i post sui social leggevo le lamentele delle persone che tornavano al lavoro dopo le vacanze natalizie. Ecco, in quel momento ho pensato che avrei dato tutto pur di essere al posto loro e potermi alzare per affrontare la mia giornata. È in quel momento che mi sono fatta una promessa: quando sarei stata bene, sarei partita per realizzare il mio sogno”.

Il momento della rivincita è arrivato. #GoFraintesa, buon viaggio 

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