L'imbarcazione si è rovesciata durante i soccorsi. A bordo erano in 50, 22 i superstiti. Una ventina i dispersi: tra loro ci sono anche otto bambini. La Procura ha aperto un'inchiesta. Il pm: "Erano tutti senza salvagente". Lo scafista sarebbe annegato
Naufragio, nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, a 6 miglia dalle coste di Lampedusa. Un barchino in legno con a bordo 50 persone si è ribaltato durante le operazioni di soccorso della Guardia costiera e della Guardia di Finanza. Al momento del trasbordo i migranti si sono spostati tutti da un lato e, anche a causa del mare mosso, l'imbarcazione si è rovesciata (LE FOTO). I soccorsi hanno recuperato finora i cadaveri di 13 persone: le vittime accertate sono tutte donne. Sono invece state tratte in salvo 22 persone, tra le quali donne e bambini, già trasferite in porto. I migranti dispersi sarebbero dunque una ventina: tra questi anche otto bambini e due donne in stato gravidanza. Le ricerche sono state sospese per le ore notturne, viste le cattive condizioni meteo, e riprenderanno alle prime ore del mattino. La Procura di Agrigento ha intanto aperto un'inchiesta: il fascicolo è, al momento, contro ignoti per naufragio e omicidio plurimo colposo.
Il pm: "A bordo tutti senza salvagente". Lo scafista sarebbe morto
Il procuratore capo Luigi Patronaggio ha inviato a Lampedusa l'aggiunto Salvatore Vella (LO SPECIALE MIGRANTI). "A bordo erano tutti senza salvagente, se lo avessero avuto ora sarebbero tutti salvi", ha detto Vella incontrando i cronisti a Lampedusa. "Sul barcone - ha aggiunto - erano più di 50. La maggior parte dei sopravvissuti, 13 uomini e 9 donne, sono salvi solo grazie al coraggio degli uomini della Guardia Costiera e della Gdf". Vella, con gli investigatori della Mobile, ha anche ascoltato, per oltre due ore, due superstiti del naufragio. Da quanto si apprende i due - un uomo e una donna - avrebbero parlato, durante la traversata, con uno scafista. Lo scafista, secondo i primi accertamenti, non sarebbe però tra i sopravvissuti e sarebbe quindi morto dopo il naufragio.
Sindaco Lampedusa: "Togliere migranti ai delinquenti"
Sull'accaduto è interventuo anche il sindaco di Lampedusa, Totò Martello che, ai microfoni di Sky Tg24, ha spiegato: "C'è mare mosso". E ha poi sottolineato: "Bisogna togliere i migranti dalle mani di delinquenti senza morale".
Una cinquantina di persone a bordo
Secondo quanto ricostruito, la Guardia Costiera nella tarda serata di domenica ha ricevuto alcune segnalazioni dal Cur di Palermo (Centro Unico di Risposta) riguardo un barchino con a bordo una cinquantina migranti che si trovava vicino a Lampedusa. Poco dopo la mezzanotte, l’imbarcazione è stata individuata ma quando sono arrivate le motovedette è avvenuto il ribaltamento. I corpi delle due donne sono stati sbarcati sul molo Favaloro alle 4:30, mentre alle 4:55 altre due motovedette della Guardia di finanza sono rientrate in porto con i 22 superstiti. I soccoritori hanno individuato intorno alle 8 altri due corpi. Altri sette corpi privi di vita sono stati recuperati da due motovedette della Guardia Costiera, dopo essere stati avvistati da un elicottero della Guardia Costiera impegnato nell'attività di ricerca.