I carabinieri hanno arrestato un uomo di 34 anni che ha posizionato l'ordigno, come si vede nelle immagini registrate dalle videocamere a luglio. Nei mesi precedenti altre due persone erano state fermate
La Sezione Operativa dei carabinieri di Sorrento ha arrestato un terzo uomo nell'ambito delle indagini su un'esplosione avvenuta a luglio scorso sotto casa di un imprenditore edile della zona. La persona è stata riconosciuta, grazie alle immaggini delle videocamere di sorveglianza, come l'esecutore materiale del gesto. La deflagrazione aveva causato lo sfondamento della saracinesca di un garage e danneggiato i vetri di abitazioni e di auto parcheggiate lì vicino.
Tre attentati da gennaio a luglio
L'indagine dei carabinieri sorrentini è partita a gennaio scorso, quando ci fu il primo atto intimidatorio ai danni di un imprenditore edile locale a Vico Equense, evento mai verificatosi in precedenza nella zona; a quello ne seguirono un altro, poi uno a febbraio e uno a luglio.
Per gli inquirenti si trattava di una "progressione minatoria"
Secondo i carabinieri, c'era stata una vera "progressione minatoria scandita da attentati e minacce diretta ad affermare la predominanza di un centro di interesse nell'ambiente imprenditoriale" secondo un metodo "criminale" utile "a falsare la libertà di impresa e influire sulla dinamica del mercato libero". Il 15 luglio erano già state arrestate due persone, mandante e complice dell'attentatore: il primo è un imprenditore edile concorrente della vittima.