Ferrara, dal 4 al 6 ottobre torna il Festival di Internazionale

Cronaca
Locandina del Festival di Internazionale a Ferrara (credit foto: Internazionale)
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Emergenza climatica, questioni di genere, lavoro e disuguaglianze. Sono questi i temi principali che verranno affrontati durante la kermesse grazie a 250 ospiti provenienti da 38 Paesi, presentazioni, incontri e workshop

Dal 4 al 6 ottobre Ferrara ospita la tredicesima edizione del Festival di Internazionale. La manifestazione, ideata dal settimanale che ogni venerdì raccoglie il meglio dei giornali di tutto il mondo, porterà nel capoluogo emiliano 250 ospiti da 38 Paesi, per 122 incontri, 16 workshop, 250 ore di programmazione e 21 laboratori per bambini. "Siamo arrivati alla tredicesima edizione del festival – ha dichiarato in sede di presentazione il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro - possiamo dire di essere ormai una macchina ben rodata, anche se ogni anno è come ricominciare. Quest'anno come sempre il festival sarà attraversato dall'attualità internazionale e dai grandi temi di fondo: l'emergenza climatica, le questioni di genere, il lavoro e le disuguaglianze".

Il tema centrale è l’ambiente

Tra i vari temi affrontati, ci sarà un unico filo rosso che sarà l'ambiente. Non a caso il logo di questa 13esima edizione è un piccolo mondo, che con un cartello manifesta per se stesso. A tal proposito durante la rassegna Maxime Lelong, organizzatore della prima marcia per il clima a Parigi, Daze Aghaji, attivista britannica di Extinction Rebellion e Alexander Fiorentini, esponente di Fridays for Future Italia, racconteranno la mobilitazione portata avanti dal movimento studentesco ecologista dei #fridaysforfuture. L’obiettivo del Festival, spiegano gli organizzatori, è interrogarsi su come affrontare la sfida più importante del nostro tempo, grazie all'aiuto di grandi ospiti internazionali. Tra i vari panel previsti, anche quello del climatologo Luca Mercalli, che parlerà di transizione ecologica e di strategie sostenibili e responsabili.

Il premio Politkovskaja 2019 ad Augustina Armstrong-Ogbonna

L'impegno nella tutela dell'ambiente ritorna anche nell'assegnazione del premio Anna Politkovskaja 2019, organizzato con il supporto di Arci. Il riconoscimento infatti verrà consegnato alla giovane giornalista nigeriana Augustina Armstrong-Ogbonna. "Esule negli Stati Uniti -  ha spiegato Chiara Nielsen, vicedirettore, cofondatrice di Internazionale e direttore del Festival creato dal magazine a Ferrara - Armstrong-Ogbonna è dovuta scappare dal suo Paese dopo aver denunciato l'inquinamento delle coste in Nigeria". Nello specifico, la reporter ha messo in luce le conseguenze ambientali dello sviluppo economico sulle piccole comunità locali di Lagos. Un impegno per cui è stata minacciata e messa sotto sorveglianza dalle forze di sicurezza del suo Paese.

Politica e diritti umani

Come nelle altre occasione, i panel e gli incontri in programma saranno l'occasione per approfondire temi di stretta attualità e che hanno a che fare con la politica, l'economia mondiale, ma anche i migranti e i diritti umani. Il segretario della Cgil Maurizio Landini, ad esempio, venerdì alle 17 dialogherà con il giornalista Paul Mason sull'impatto della rete e dell'automazione nel mondo del lavoro. Sempre venerdì, alle 14, Monica Benicio, compagna di Marielle Franco, attivista brasiliana assassinata a marzo 2018, parlerà del Brasile di Bolsonaro. Mentre sabato, Juliet Webster di Work and equality research parlerà con Barbara De Micheli di emancipazione digitale, ossia di come i cambiamenti prodotti dalla digitalizzazione del lavoro hanno un impatto diverso per uomini e donne. A Ferrara verrà lanciato anche l'European Network for Women Excellence, un database che raccoglie voci di donne autorevoli in tutto il Vecchio Continente.

Cinema e musica

Grande spazio anche alla cultura, con diverse proiezioni e presentazioni. Già giovedì, alla preapertura verrà proiettato il documentario 'Meeting Gorbaciov' di Werner Herzog e André Singer. Mentre i giorni successivi arriveranno a Ferrara, fra gli altri, Alice Rohrwacher con il suo film 'Lazzaro felice', Phaim Bhuiyan con 'Bangla',  Valerio Mastandrea con la sua opera prima da regista, 'Ride'. Sabato sera, invece, Diodato terrà un concerto dedicato a Medici senza frontiere.

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