Il Tar ha stabilito che l'Ong potrà entrare nel territorio italiano. Il Viminale annuncia ricorso. Conte: "Sbarchino i minori". A bordo ci sono 147 persone, in mare da 13 giorni. In serata la Spagna si dichiara disponibile ad accogliere parte dei migranti sbarcati
L'Open Arms, con 147 migranti a bordo, scortata a distanza da due navi della Marina Militare ha fatto rotta mercoledì pomeriggio verso Lampedusa, dopo che il Tar del Lazio ha disposto la sospensione del divieto di ingresso. Un "no" che era arrivato sulla scorta del decreto sicurezza bis. Il Viminale ha contestato la decisione del Tar e ha annunciato che proporrà ricorso urgente al Consiglio di Stato. Intanto in serata fonti di Palazzo Chigi hanno reso noto che "La Spagna ha informato la presidenza del Consiglio della propria disponibilità a partecipare alla redistribuzione dei migranti della Open Arms, una volta sbarcati".
Open Arms verso acque italiane
Dopo il pronunciamento dei giudici amministrativi, l'imbarcazione della Ong spagnola ha fatto rotta nel pomeriggio di mercoledì 14 agosto verso acque italiane, come si è appreso da fonti della Difesa secondo le quali già dalla serata di ieri il ministro Elisabetta Trenta sta seguendo la vicenda. Dopo aver preso contatti con il Tribunale dei minori di Palermo ed essersi accertata delle condizioni dei 32 minori a bordo, il ministro nella giornata di ieri ha dato mandato al capo di stato maggiore dalla Difesa Vecciarelli di far avvicinare le due navi della Marina in modo da essere pronti ad un eventuale trasferimento. Il ministro è stato inoltre in contatto con le altre autorità di governo competenti per poter arrivare allo sbarco dei 32 minori che si trovano in mare da 13 giorni.
Open Arms: "Ora dritti verso il porto sicuro più vicino"
Nel pomeriggio di oggi era arrivata la decisione del tribunale amministrativo regionale del Lazio. "Alla luce della documentazione prodotta e della prospettata situazione di eccezionale gravità ed urgenza - ha stabilito il Tar - si giustifica la concessione della richiesta per consentire l'ingresso della nave Open Arms in acque territoriali italiane e quindi di prestare l'immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli". Sulla scorta della sospensione del divieto la Open Arms ha fatto sapere: "Ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti".
Conte: "Sbarchino i minori", Salvini: "Non sarò complice dei trafficanti"
Stamattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inviato una lettera al ministro Matteo Salvini, e per conoscenza ai ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, chiedendo di "mettere in sicurezza i minori" presenti sulla nave Open Arms. "C'è un disegno per tornare indietro ed aprire i porti italiani - ha detto invece Salvini - per trasformare il nostro paese nel campo profughi d'Europa. Ma io non torno indietro. Ditemi se non è un paese strano quello dove una nave spagnola in acque maltesi si rivolge ad un avvocato di un tribunale amministrativo per chiedere di sbarcare in Italia. Nelle prossime ore firmerò il mio no perché complice dei trafficanti non voglio essere".
Il ricorso del Viminale
Il Viminale intanto ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato. Una decisione che sarebbe motivata dal fatto che agli avvenimenti citati nel provvedimento del Tar se ne sono aggiunti altri. Per giorni, osserva il ministero dell'Interno, "Open Arms si è infatti trattenuta in acque Sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone con l'obiettivo politico di portarle in Italia".
Sono in totale 503 i migranti a bordo delle due navi delle Ong
Sono in totale 503 le persone che si trovano nel mar Mediterraneo a bordo delle imbarcazioni delle due Ong Open Arms e Ocean Vìking. Le condizioni meteo peggiorano di giorno in giorno e la situazione più allarmante è proprio sulla Open Arms, dove già quattro persone bisognose di cure mediche, tra cui un bambino, sono state fatte scendere. Intanto il fondatore della Ong Oscar Camps, in una intervista radiofonica ha spiegato che i 19 membri dell’equipaggio contengono a fatica i contrasti che nascono "sul cibo, su posti all'ombra o al sole, per la fila verso i bagni".
Il tribunale di Palermo: "Elusi i diritti dei minori"
Ieri il tribunale di Palermo ha ribadito che i diritti dei numerosi minori a bordo vengono sistematicamente elusi equiparando il mancato lasciapassare allo sbarco ad un "respingimento" di fatto. E contestualmente è stata inviata una richiesta di chiarimenti ai ministri competenti, ma per adesso ancora niente sembra muoversi.
Nella Ocean Viking ci sono 92 minori
La Ocean Viking ieri pomeriggio ha lasciato le acque Sar libiche e ora punta verso Italia e Malta. Alcune fonti del Viminale hanno fatto sapere che la nave aveva chiesto un "porto sicuro" a Tripoli e che la richiesta era stata accolta, ma i responsabili di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere avrebbero subito ammonito che riportare i migranti in Libia rappresenterebbe "una violazione del diritto internazionale". A bordo di questa imbarcazione ci sono 356 persone, 92 delle quali minori non accompagnati.