La cifra a disposizione non potrà essere conservata oltre due anni di tempo, altrimenti il denaro non sarà più spendibile. Ecco come funziona e quali sono i termini
L'anno scolastico è terminato, ma per chi insegna c'è ancora qualche pratica da sbrigare. Prima tra tutte, non perdere il bonus di 500 euro riservato al personale docente. Ecco entro quando si può spendere la cifra.
Carta del docente: entro quando spendere il bonus
Come sottolinea il Ministero dell'Istruzione, insegnanti e professori sono tenuti ad utilizzare il bonus Docenti entro il 31 agosto 2019. Non è possibile accumulare più somme residue dei bonus. Il Miur specifica che i 500 euro vanno spesi in non più di due anni scolastici. Quindi entro il 31 agosto 2019 i docenti dovranno spendere ciò che resta del bonus 2017/2018 o, alla riapertura della piattaforma dedicata, non avranno più a disposizione la cifra.
Cos'è la carta del docente
Il bonus Docenti è stato introdotto dal Governo Renzi con la legge 107 del 13 luglio 2015, nota anche col nome di riforma della Buona Scuola. Si tratta di una carta elettronica valida per acquisti fino a 500 euro. Si può utilizzare per acquistare libri, manuali, riviste (anche in digitale) per l'aggiornamento professionale; hardware e software; corsi di aggiornamento; iscrizioni a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti al profilo professionale, master e corsi post-laurea; biglietti per cinema, teatri, musei, eventi culturali e spettacoli dal vivo; iniziative coerenti individuate nel piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione della riforma della Buona Scuola.
Chi può richiedere la carta docenti
Questa cifra può essere richiesta e utilizzata da insegnanti e professori, di ruolo a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, compresi i docenti in formazione e in prova. Accedono al bonus anche i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute elencati nell'articolo 514 del Dlgs. 16/04/1994 n. 297; i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati. Vale anche per i docenti in servizio nelle scuole all'estero e in quelle militari.