Il rogo è partito dalla litoranea vicino a un parcheggio abusivo, sequestrato anni fa alla criminalità organizzata e già oggetto di tre incendi nelle ultime due settimane. Difficile l’identificazione del corpo carbonizzato. Il decesso forse prima dell’incendio
Rogo al parco naturale di Punta Pizzo, a Gallipoli. Le fiamme, divampate nel primo pomeriggio, sono state alimentate da un forte vento di scirocco; in breve tempo hanno attraversato la pineta, distruggendo la vegetazione del lato del mare, e hanno lambito l’albergo Le Sirene. Durante le operazioni di spegnimento, fanno sapere i Vigili del Fuoco, è stato anche trovato il copro carbonizzato di una persona.
Corpo carbonizzato
Impossibile al momento identificare la vittima; lo stato dei resti, infatti, non consente di stabilire neppure il sesso dell'individuo. Al momento non è possibile neppure stabilire se il decesso sia avvenuto a causa del rogo o prima che scoppiasse l'incendio.
Albergo le Sirene
Il rogo è partito dalla litoranea vicino a un parcheggio abusivo, sequestrato anni fa alla criminalità organizzata e già oggetto di tre incendi nelle ultime due settimane. Provvidenziale l'intervento di un Canadair che, arrivato da Lamezia Terme per contribuire alle operazioni di spegnimento dei Vigili del fuoco, ha bloccato il fronte del fuoco. Per precauzione sono stati fatti evacuare gli ospiti dell’albergo Le Sirene: sono stati fatti uscire dalle proprie stanze e sistemati nella hall. Paura anche tra i bagnanti, alla vista delle fiamme sulla scogliera. La situazione ora è tornata sotto controllo.
Danni
Ingente il danno ambientale secondo il responsabile di Legambiente Gallipoli, Maurizio Manna. La vegetazione distrutta è infatti la fascia più sensibile del parco, quella dei 12 metri che si affacciano sulla scogliera, dove crescono i ginepri.