Baby gang a Jesolo, picchiano i bagnini e li insultano sui social: 15 identificati. VIDEO

Cronaca

Domenica scorsa il gruppo di ragazzini, dopo alcuni screzi, ha aggredito alcuni bagnini, finiti poi in ospedale. Dopo le botte, su Instagram alcuni di loro hanno postato una clip di scherno. Le ipotesi di reato sono rissa, lesioni e interruzione di pubblico servizio

Sono una quindicina i ragazzi identificati dalla polizia e dai vigili urbani dopo l'aggressione avvenuta a Jesolo, in provincia di Venezia, domenica scorsa, nella quale hanno riportato la peggio tre bagnini. Si tratta di minorenni, la maggior parte di loro dell'età di 17 anni. Sono italiani, residenti nella zona di Treviso. Solo alcuni di loro, si apprende da fonti investigative, avrebbero genitori di origine straniera. Tre giovani protagonisti dell’aggressione hanno poi postato una storia su Instagram in cui insultano le vittime e ridono per ciò che è successo. “Basta bagnini, basta, non servono... Sei in ospedale adesso, eh? Infame di m…”, si sente dire nel video, poi condiviso sui social da molti, anche dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

L'indagine sull'aggressione

Le ipotesi di reato su cui si indaga sono quelle di rissa, lesioni, (i tre bagnini sono stati refertati in ospedale), e interruzione di pubblico servizio. Non è noto, per ora, se tra gli identificati ve ne siano con precedenti per fatti analoghi. L'indagine si concentra su due momenti distinti: un primo screzio avvenuto al mattino tra i bagnini e un gruppo di minorenni, che aveva messo gli asciugamani nell'area riservata ai clienti dello stabilimento, e un secondo litigio, quando i giovani si sono spostati sotto la torretta di salvataggio. Dopo questo episodio avrebbero chiesto "rinforzi" ad altri amici, arrivando in gruppo in spiaggia e dando il via alla rissa.

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