L'Autorità di regolazione dei trasporti ha dato l’ok al nuovo sistema tariffario dei pedaggi. Aiscat (associazione delle concessionarie): "Ferma opposizione alle deliberazioni, così si bloccano investimenti". Il ministro: "Basta mangiatoie". Confindustria: "Preoccupati"
L'Autorità di regolazione dei trasporti ha approvato definitivamente il nuovo sistema sulle tariffe autostradali. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire trasparenza ed equità dei pedaggi, con benefici in arrivo per automobilisti, per i quali si potrebbe profilare anche un calo dei pedaggi. La decisione ha raccolto la soddisfazione dei consumatori ma anche le critiche contro delle società concessionarie. Un atto “blocca cantieri”, lo definisce l’Aiscat (l’associazione delle concessionarie), sostenendo che così si fermano tutti gli investimenti già programmati nel settore. Molto soddisfatto invece il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che sottolinea come si sia "di fronte all'inizio della rivoluzione che avevamo promesso sin dal nostro insediamento". E rispetto alle critiche aggiunge: "Se Aiscat oggi attacca così, vuol dire che siamo sulla strada giusta" e rincara: "Sblocchiamo i lavori e fermiamo le mangiatoie. In questo modo riequilibriamo i pesi tra interesse pubblico e interessi privati. Ecco il cambiamento che il Governo e il mio ministero stanno imponendo al sistema delle concessioni autostradali. I profitti dei privati sono giusti, gli abusi no. E noi ci batteremo sempre a favore della sicurezza e della qualità del viaggio di tutti i cittadini”. Nelle ore successive arriva anche il commento di Confindustria che esprime "forte preoccupazione per la situazione di incertezza e di potenziale conflittualità in cui rischia di entrare l'intero sistema nazionale delle concessioni autostradali".
Sistema definitivo
Il nuovo sistema è diventato definitivo con la pubblicazione da parte dell'Autorità delle delibere relative a 16 concessionarie (da Autostrade per l'Italia a Strada dei Parchi, dall'Autostrada dei Fiori alla Milano Serravalle), i cui Piani economico finanziari (Pef) erano scaduti da anni. Con il Decreto Genova è stata estesa la competenza regolatoria dell'Authority anche alle concessioni in essere e non solo a quelle nuove. Con il nuovo sistema, che l'Art ha già applicato recentemente per le concessioni scadute dell'Autobrennero e delle Autovie Venete, si dice addio ai sei diversi sistemi tariffari che finora regolavano i pedaggi e si supera il meccanismo dei loro aggiornamenti annuali.
Come funziona il nuovo sistema delle tariffe
Il nuovo sistema è basato sul metodo del “price-cap”, con l'introduzione di un indicatore di produttività secondo indicatori oggettivi basati sul confronto competitivo con le migliori pratiche del settore: questo dovrebbe garantire trasparenza ed equità dei pedaggi. Per dare maggiore certezza sugli investimenti da realizzare, l'Autorità interviene sui costi, adeguando la remunerazione sul capitale investito (al 7,09%) agli attuali tassi di mercato. Per le opere già “in cantiere” continuerà ad essere applicato il tasso di rendimento previsto dal precedente sistema tariffario. Infine, il sistema incentiva l'effettiva realizzazione degli investimenti programmati, con verifiche annuali e diminuzioni del pedaggio in caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi.
Le critiche di Aiscat
Le misure però non piacciono ai concessionari, che già ad aprile, nell'ambito della consultazione pubblica avviata dall'Autorità, avevano contestato il provvedimento. "Esprimiamo la nostra più grande preoccupazione e la ferma opposizione alle deliberazioni" dell'Autorità, dice l'Aiscat, lamentando di non aver avuto la "possibilità (nonostante le nostre richieste) di un reale confronto". L'Aiscat, ricordando che le tariffe italiane sono "tra le più basse d'Europa a fronte dei maggiori investimenti per ammodernare la rete" e che l'Ue ha ritenuto il nostro sistema "equo e ragionevole", si appella dunque al Governo ("ci auguriamo che il governo voglia valutare con grande ponderazione") e assicura la propria disponibilità ad un "serio confronto".
Di Battista: "Riprendiamoci Autostrade"
In giornata sul tema delle autostrade era intervenuto Alessandro Di Battista: “Questo è il momento di riprendere il controllo delle autostrade, la battaglia non è semplice. Ovviamente se la Lega decidesse di combatterla sarebbe tutto più facile ma la Lega tace", ha detto in un post su Facebook dove rilancia la questione della revoca della concessione ai Benetton. "Recuperare il controllo delle autostrade farà entrare nelle casse dello Stato miliardi di euro da investire nella diminuzione del carico fiscale o nell'abbassamento dei pedaggi. Si può fare, purché si abbia il coraggio", ha aggiunto.
Confindustria: "Sì al confronto. Rischio blocco investimenti"
Intanto, dopo le deliberazioni dell'Autorità dei trasporti sul nuovo sistema tariffario per i pedaggi, Confindustria esprime la propria perplessità e auspica "un confronto tra Governo e concessionarie" per scongiurare "il blocco degli investimenti autostradali, dannoso e inaccettabile per le prospettive di ripresa e per l'immagine internazionale del Paese".
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