E' il giorno della prima prova per oltre mezzo milione di studenti. Ungaretti, Sciascia e Stajano tra i temi scelti dagli studenti. GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
Giuseppe Ungaretti del Porto sepolto (LA SCHEDA), Stajano e l'eredità del '900, Il giorno della civetta di Sciascia, il generale Dalla Chiesa (APPROFONDIMENTI), ucciso dalla mafia nel 1982, ma anche il ciclista Gino Bartali: i protagonisti delle tracce dei temi della prova di italiano per la maturità 2019 hanno smentito molte previsioni. Il ministro dell'Istruzione Bussetti si è rivolto ai 520mila candidati citando Seneca: "La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità". Critiche da parte di Matteo Salvini per una delle tracce, che partiva da un testo dello storico dell'arte e saggista Tomaso Montanari, lo stesso che pochi giorni fa aveva twittato contro il defunto Zeffirelli. Il ministro dell'Interno: "Finché questo triste snob di sinistra insulta me, amen. Ma quando arriva a infangare due grandi come Fallaci e Zeffirelli, siamo al delirio. Che lasci ogni incarico pubblico e chieda scusa all'Italia".
Il liveblog sul primo giorno dell'esame di maturità termina qui. Domani seguiremo in diretta anche la seconda prova. Per tutti gli altri aggiornamenti segui la diretta di Sky Tg24.
Mafia, sport, e i paradossi del progresso tra le tracce
I temi inerenti la mafia e la giustizia sono presenti in ben due tracce di questa nuova maturità: "Il giorno della civetta" di Sciascia e il discorso di commemorazione del prefetto Luigi Viana, pronunciato nel 2012, in occasione delle commemorazioni della morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie e dell'agente Domenico Russo.
No Leonardo Da Vinci
A sorpresa, quando si pensava che il Miur avrebbe puntato su temi connessi all'ambiente o alle celebrazioni per Leonardo Da Vinci di cui quest'anno si celebrano i 500 anni dalla morte, gli argomenti di legalità prevalgono dunque nella prima prova scritta, italiano.
Bartali e Ungaretti tra i preferiti
Dalle prime informazioni sembra che anche la poesia sul tema della rinascita di Ungaretti sia piaciuta agli studenti e che in tanti l'abbiano scelta come traccia: segue da vicino il tema di attualità dal titolo "Tra sport e Storia" che si occupa della figura sportiva e umana del campione di ciclismo Gino Bartali. La traccia chiede, a partire da un articolo di Gatti de Il Giornale in cui viene descritta la figura del Bartali uomo dal cuore d'oro e del Bartali sportivo, di creare un elaborato su Bartali opportunamente intitolato, basandosi su articoli, su letture, esperienze e dividendolo in paragrafi ben titolati.
Il futuro con Montanari
Ai maturandi sembra essere piaciuta anche la tipologia B della prova di maturità che propone un testo tratto da "Istruzioni per l'uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà", di Tommaso Montanari, storico dell'arte e saggista fiorentino. Il brano evidenzia l'importanza del patrimonio culturale della nazione non solo in quanto espressione del suo passato, ma anche come perenne memento mori:
Il paradosso del progresso
La tipologia B, traccia 2 della prova di maturità di quest'anno propone invece un testo tratto da "L'Illusione della conoscenza" di Steven Sloman - Philip Fernbach, sul paradosso del progresso. Il brano estrapolato dal libro, riporta inizialmente l'esito disastroso di un esperimento sugli effetti delle esplosioni termonucleari, svolto in atollo dell'Oceano Pacifico nel 1954. La nube radioattiva emanata dall'esplosione colpi' non solo l'equipe che doveva testare l'esperimento, ma anche la popolazione locale, costretta ad evacuare la propria terra. L'intento degli autori è quello di evidenziare un paradosso del genere umano, capace di ideare e sviluppare innovazioni strabilianti utili al progresso, e al contempo essere ignorante e gretta.
Stajano poco scelto
Poco gettonata invece, sarebbe stata la traccia sul testo argomentativo "La cultura italiana del Novecento", in cui Stajano propone una carrellata dei principali fatti storici del '900 che hanno inciso profondamente sulla vita sociale e culturale italiana. Le due Guerre, la bomba atomica, il progresso tecnologico, il cambiamento e lo smarrimento dinanzi al progressivo sgretolarsi di certezze fino a quel momento granitiche.
Salvini: "Montanari lasci incarichi e si scusi"
"Montanari? Finché questo triste snob di sinistra insulta me, amen. Ma quando arriva a infangare due grandi come Fallaci e Zeffirelli, siamo al delirio. Che lasci ogni incarico pubblico e chieda scusa all'Italia". Lo dichiara il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini su Tomaso Montanari, storico dell'arte e saggista fiorentino. Un suo testo è stato selezionato per la prova scritta dell'esame di maturità.
Le tracce della maturità. VIDEO
video.sky.itVedi il video 'Le tracce della maturità 2019' - Sky TG24 HD
Online le tracce della prima prova
Bussetti a SkyTG24: "Centralità dello sport nella scuola"
Bussetti a SkyTg24: "Tutti gli studenti sono da 100"
ScuolaZoo, tracce più apprezzate Ungaretti e Bartali
A poche ore dall'apertura delle buste con le sette tracce della prova scritta di italiano, gli studenti hanno iniziato a raccontare le proprie scelte. Secondo i primi commenti, raccolti dal sito web ScuolaZoo, i temi più gettonati sono stati quelli sull'analisi del testo di Ungaretti e sulla vicenda legata alla deportazione degli ebrei del campione di ciclismo Gino Bartali. Seguono l'analisi e la produzione di un testo argomentativo di Tomaso Montanari "Istruzioni per l'uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verra" e il tema di attualità sul generale ucciso dalla mafia Carlo Alberto Dalla Chiesa. In coda l'analisi del testo di Leonardo Sciascia, tratto dal romanzo 'Il giorno della civetta'. In pochissimi, invece, sembra si siano cimentati sul testo argomentativo tratto dalla raccolta di saggi 'La cultura italiana nel Novecento' del giornalista e scrittore Corrado Stajano.
Pedagogista: bene tema su conoscenza, oggi meno sapienti
"Interessante la scelta del testo di Sloman e Fernbach sull'illusione della conoscenza nel mondo contemporaneo. Gli autori, studiosi cognitivisti, pongono un problema centrale: l'enorme diffusione delle informazioni non ci rende più sapienti ma, semmai, ci consegna a un destino di ignoranza e incapacità di agire come cittadini consapevoli. Ci affidiamo alla conoscenza di altri e siamo incapaci di esercitare il nostro pensiero critico. La visione distopica di Orwell si è realizzata. Il mondo sta diventando sempre più complesso e non riusciamo a renderci conto che siamo marionette nelle mani dei pochi che hanno il privilegio della conoscenza".
Lo ha dichiarato all'AGI Antonella Poce, professoressa associata di Pedagogia Sperimentale del dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre, commentando al traccia del tema di italiano che prende spunto da un testo di Steven Sloman e Philip Fernbach.
Lo ha dichiarato all'AGI Antonella Poce, professoressa associata di Pedagogia Sperimentale del dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre, commentando al traccia del tema di italiano che prende spunto da un testo di Steven Sloman e Philip Fernbach.
Giorgetti: traccia su Bartali è segnale bellissimo
"Per la prima volta nella storia Bartali entra negli esami di maturità. Un segnale bellissimo, che personalmente mi emoziona moltissimo, perché allo sport viene riconosciuto il suo posto nella storia come valore fondamentale nella formazione culturale dei nostri ragazzi e di tutta la comunità". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti con delega allo sport commentando la traccia del tema di maturità dedicato al campione del ciclismo.
Gino Bartali, ciclista eroe che salvò centinaia di ebrei
Tra le tracce proposte stamattina agli studenti per la prima prova dell'esame di maturità, ce n'è anche una dedicata a Gino Bartali, il campione di ciclismo nominato "Giusto tra le nazioni" nel 2013, riconoscimento che viene consegnato a coloro che hanno rischiato la vita per salvare gli ebrei durante le persecuzioni naziste. La carriera di "Ginettaccio" fu notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, giunta proprio nei suoi anni migliori. Costretto a rimanere giù dalla sella per cinque anni a causa della guerra, Bartali tornò a pedalare per salvare oltre 800 ebrei dalla barbarie nazista. Come membro dell'organizzazione clandestina Delasem (Delegazione per l'Assistenza degli Emigranti Ebrei), Bartali fece numerosi viaggi sulle due ruote dalla stazione di Terontola-Cortona fino ad Assisi, trasportando carte e foto-tessere (nascoste nei tubi del telaio della bicicletta) in una stamperia segreta, così da poter falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Trasportò documenti falsi anche al vescovo di Firenze, che poi li distribuì agli ebrei per farli espatriare. Percorse quasi 200 km avanti e indietro al giorno: se fosse stato scoperto sarebbe andato incontro alla fucilazione. Rischio corso nell'autunno del 1943, quando Bartali venne arrestato dalla polizia fascista: nessuno ispezionò la sua bicicletta e grazie a questa 'dimenticanza' il campione si salvò.
Bussetti: i ragazzi per me oggi sono tutti da 100
Nella scuola "c'è una tendenza a valorizzare l'aspetto scientifico e tecnologico" ma si deve puntare anche a un nuovo "umanesimo", a valorizzare la persona". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, intervistato su Sky Tg24. "Da questo punto di vista - ha sottolineato - ricordo sempre che il voto, il giudizio su un compito o una prova non misura il valore dei nostri ragazzi che sono da 10 tutti, e oggi tutti da 100 per il loro ministro".
Ungaretti per lo scritto, 'Il porto sepolto'
Il porto sepolto" è una breve poesia che porta il titolo della prima e omonima raccolta di Ungaretti, pubblicata a Udine nel 1916. La poesia, assieme alle altre del Porto sepolto, confluirà poi nella Allegria di naufragi del 1919 e poi nelle successive edizioni della raccolta, diventando una delle più note della poesia ungarettiana. Il titolo del componimento è fondamentale per comprendere il senso della poetica ungarettiana: il porto è infatti simbolo del viaggio introspettivo del poeta alla ricerca del mistero dell'essere umano.
Il poeta stesso ha spiegato più volte nei suoi scritti il senso del titolo di questa raccolta: da ragazzo conobbe dei giovani ingegneri francesi che gli parlarono di un porto sommerso esistente ad Alessandria d'Egitto, città natale dell'autore. Ungaretti rimase profondamente colpito da questa storia proprio perché queste rovine sarebbero rimaste nascoste per sempre: il titolo indica quindi qualcosa di oscuro ed indecifrabile.