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Maturità 2019 al via, oggi la prima prova di italiano

Cronaca
Foto archivio Ansa

I 520mila studenti devono scegliere tra 7 tracce riferite a tre tipologie. Sette su 10 hanno passato una notte insonne, mentre 1 su 3 crede di poter trovare le vere tracce sul web. Si estrae la lettera per sapere chi saranno i primi ad affrontare gli orali. LIVEBLOG

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ECCO LE TRACCE

Con la prima prova di italiano è arrivato il giorno del debutto del nuovo esame di Maturità (GUIDA ALLE NOVITÀ). Circa 520mila studenti affrontano il primo ostacolo e tra loro, secondo il sito Skuola.net, 7 su 10 hanno passato una notte insonne. Sul web spopola il toto-tracce e un maturando su 3 crede ancora al colpo di fortuna, nonostante il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti abbia assicurato che: "Solo due persone hanno le tracce: una è il ministro e l'altra non posso dirla. Sono nascoste in un posto sicuro". I ragazzi devono scrivere un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Oggi la lettera per gli orali, domani la seconda prova

La gran parte dei maturandi, il 96,3%, è stata ammessa all'esame. Durante la giornata di oggi, ha detto Bussetti, verrà anche estratta la lettera dell'alfabeto per sapere chi saranno i primi ad affrontare gli esami orali. La seconda prova sarà domani, giovedì 20 giugno, dalle ore 8.30. Confermato il divieto tassativo per i candidati di utilizzare cellulari, smartphone, pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l'esclusione dall'Esame.

Bussetti: "Sono certo farete del vostro meglio"

"Cari ragazzi, è arrivato il momento - ha scritto Bussetti su Twitter poco prima dell'inizio della prova - Forza! Sono certo farete del vostro meglio! Buon lavoro a tutti e ricordatevi 'La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità' (Lucio Anneo Seneca)".

Miur: nessuna fuga di commissari

Il Miur, ieri, è anche intervenuto sul tema della "fuga" di commissari sollevato da alcuni organi di stampa."Come ogni anno possono esserci rinunce motivate. Ma i commissari e i presidenti mancanti saranno sostituiti. Nessun allarme. Nessuna situazione 'patologica' o preoccupante", ha fatto sapere il ministero dell'Istruzione, e anzi la percentuale di sostituzioni dei presidenti di commissione quest'anno è pari al 5,5% del totale, contro il 6% dello scorso anno. Un dato, dunque, del tutto "in linea" con il 2018, mentre diminuisce nettamente la percentuale di rinunce fra i commissari: nel 2018 furono pari al 13,5%, quest'anno sono il 6,5%.