In aumento gli “sbarchi fantasma” con piccole imbarcazioni difficili da individuare. Per il Viminale nessuna emergenza: “È tutto sotto controllo”. Intanto la nave Sea Watch ha lasciato il porto di Licata
Trentotto migranti sono arrivati a Lampedusa a bordo di un'imbarcazione, scortata in porto da Guardia di Finanza e Guardia Costiera. Si tratta di venti uomini, diciassette donne e una bambina. Ai soccorritori hanno dichiarato di provenire da Guinea, Libia, Tunisia e Costa d'Avorio. Alcuni di loro, una donna in particolare, erano disidratati.
Non si tratta dell’unico sbarco delle ultime ore sulle coste italiane. Ai 60 arrivati ieri a Roccella Jonica dopo essere stati intercettati a bordo di una barca a vela da due unità navali della Guardia di finanza, se ne sono aggiunti oggi altri 53. Erano a bordo anche loro di una barca a vela di piccole dimensioni, che è stata soccorsa al largo di Isola Capo Rizzuto e condotta nel porto di Crotone dagli stessi reparti della Guardia di finanza che erano intervenuti ieri.
In aumento sbarchi "fantasma" con piccole imbarcazioni
Continuano dunque gli "sbarchi fantasma" sulle nostre coste. Il rischio è che l'afflusso incontrollato di migranti, con l'arrivo dell'estate ed il miglioramento delle condizioni meteomarine, possa accentuarsi sempre più. Sessantadue venerdì a Pozzallo (Ragusa) e 113 tra ieri ed oggi in Calabria, oltre ai 38 soccorsi a Lampedusa sempre oggi.
Il Viminale rassicura: "Situazione sotto controllo"
Appena ieri, comunque, il Viminale aveva assicurato che la situazione è sotto controllo. Fonti del Ministero dell'Interno avevano invitato ad evitare qualsiasi allarmismo proprio in merito ai cosiddetti "sbarchi fantasma", gli arrivi cioè via mare attraverso piccole barche più difficili da individuare.
La nave Sea Watch lascia il porto di Licata
Intanto la nave Sea Watch 3, che era stata sequestrata lo scorso 18 maggio dalla Procura di Agrigento dopo lo sbarco di 47 immigrati a Lampedusa e poi era stata dirottata a Licata, ha mollato gli ormeggi e ha lasciato il porto di Licata. "Per oltre tre settimane - dice la Ong - il Mediterraneo centrale è rimasto senza nessuna nave civile di soccorso pronta a salvare le persone in fuga dalla Libia". Nei giorni scorsi è avvenuto il dissequestro. Il comandante, Arturo Centore, è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.