Paura sull’aereo Tirana-Roma, botte e minacce in volo: atterraggio d'emergenza a Pescara

Cronaca
Dopo l'atterraggio è intervenuta la Polizia di Frontiera (Fotogramma - Foto di repertorio)

Un 29enne poco dopo la partenza del volo ha cominciato a dare in escandescenza, arrivando a picchiare il suo anziano padre. Le forze dell’ordine hanno poi prelevato il giovane e l’aereo è potuto ripartire alla volta della Capitale

Un volo Blue Express Panorama, partito il 3 giugno alle 16.45 da Tirana, in Albania, e diretto a Roma-Fiumicino, è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Pescara per permettere l’intervento delle forze dell’ordine a bordo. Poco dopo la partenza, infatti, uno dei passeggeri ha cominciato ad urlare e a minacciare i vicini, sostenendo di avere una pistola. L’uomo, un 29enne di nazionalità albanese, era accompagnato dall’anziano padre che, quando ha tentato di calmare il figlio, è stato vittima più volte di percosse. L’intervento del personale di bordo per ristabilire l’ordine è stato vano, e per questo il capitano ha deciso per un atterraggio di emergenza. Una volta arrivati a Pescara l’uomo, che nel frattempo si era calmato grazie all’intervento di una delle passeggere, è stato prelevato dalle forze dell’ordine insieme al padre. L'aereo è poi ripartito dalla città abruzzese ed è atterrato a Fiumicino alle 19.30.

L’intervento di uno dei passeggeri

Per evitare che la vicenda degenerasse è stato appunto decisivo l’intervento di una  passeggera che, vedendo che gli atti violenti contro l'anziano padre e le minacce non si fermavano, ha deciso di provare ad interagire con il 29enne. "All'inizio - ha dichiarato - ho avuto un po' di paura perché quel ragazzo minacciava i passeggeri dicendo di avere una pistola. Era molto agitato, urlava forte, dava pugni in faccia al padre che cercava di fermarlo". Mentre urlava contro gli altri passeggeri, ha raccontato ancora la testimone, l’uomo diceva di avere un debito di 40mila euro e che gli avevano rubato la moglie; a quel punto la donna si è fatta coraggio e si è decisa ad intervenire chiedendogli come potesse essergli d’aiuto. "Sono stati minuti concitati. Ho cercato di tenere impegnato quel ragazzo, anche per distoglierlo dall'anziano padre che continuava a picchiare. Gli ho offerto dell'acqua, gli ho spiegato che lì quei soldi non li avevo, ma gli ho detto che potevamo parlare di cosa era successo".

Giovane ricoverato nel reparto di psichiatria

Il 29enne dopo essere stato prelevato dall’aereo dalla Polizia di Frontiera è stato affidato al 118 che lo ha portato in un ospedale, nel reparto di psichiatria. Gli accertamenti stabiliranno se sarà necessario sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio. Anche il padre, che nonostante le percosse non ha riportato lesioni, è stato accompagnato in una struttura sanitaria. Al momento il 29enne non è in stato di arresto: gli agenti della Polizia di Frontiera valuteranno se e come procedere nei suoi confronti a seguito degli accertamenti medici.

Cronaca: i più letti