Bullismo, chat WhatsApp "Noi ti odiamo” contro 12enne malata: indagati 7 alunni a Piacenza

Cronaca
(Foto: Fotogramma)

I ragazzini, tutti tra i 12 e i 13 anni, avevano preso di mira una compagna con una malattia invalidante creando un gruppo nel quale le mandavano messaggi offensivi. Non sono imputabili perché hanno meno di 14 anni

Prima gli insulti a scuola, poi la chat di gruppo di WhatsApp intitolata “Noi ti odiamo”. Arriva da Piacenza la storia di bullismo che vede coinvolti sette ragazzini delle medie tra i 12 e i 13 anni: hanno preso di mira una compagna di scuola 12enne con una malattia invalidante, fino ad arrivare ad aggiungerla in quella chat che la riguardava e nella quale continuavano le offese.

La posizione dei compagni sarà archiviata

A dare il via alle indagini della polizia locale è stata la madre della 12enne: la donna, riferiscono i giornali locali, ha fatto una segnalazione dopo essersi accorta che la figlia non voleva più andare a scuola e aveva iniziato ad avere sintomi fisici a causa dell’ansia provocata dagli attacchi che le venivano rivolti nella chat. Uno dei ragazzini ha confessato i nomi degli altri compagni coinvolti e poi ha scritto una lettera di scuse alla 12enne. Tutti e sette sono stati indagati dalla Procura per i minorenni di Bologna per violenza privata continuata, minacce e diffamazione, ma la loro posizione verrà archiviata perché, avendo meno di 14 anni, sono troppo giovani per essere imputabili.

Bussetti: “Episodio inaccettabile”

Il "bullismo è una piaga sociale che lascia delle ferite profondissime nelle vittime - ha commentato su Twitter il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti - L'episodio di Piacenza, dove per mesi dei ragazzini hanno minacciato una loro compagna di classe, è inaccettabile. Tolleranza zero nei confronti di questi comportamenti vigliacchi".

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