Spese pazze Liguria, Rixi condannato a 3 anni e 5 mesi: il viceministro si è dimesso

Cronaca

Sentenza di primo grado per l'esponente leghista accusato di falso e peculato per i fatti del 2010, quando era capogruppo regionale della Lega. La difesa: "Ricorreremo in appello". Il vicepremier Salvini accetta le dimissioni "per tutelare il governo"

Il viceministro alle Infrastrutture leghista Edoardo Rixi è stato condannato a 3 anni e 5 mesi per falso e peculato nell'ambito del processo noto come "Spese pazze" (PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI, SEGUI IL LIVEBLOG). È la sentenza di primo grado della seconda sezione del tribunale di Genova, presieduta dal giudice Giuseppe Dagnino.  Secondo le accuse, il viceministro - che all'epoca era capogruppo della Lega in Regione - avrebbe approvato i rendiconti delle spese dei consiglieri della regione Liguria senza verificare se fossero attinenti al ruolo di consigliere. Le accuse sono relative al periodo compreso tra il 2010 e il 2012, durante il quale i consiglieri regionali si sarebbero fatti rimborsare cene, viaggi, gite al luna park, gratta e vinci, ostriche, fiori e spese per oggetti vari, spacciandole per spese istituzionali. In alcuni casi, sempre secondo l'accusa, venivano consegnate ricevute che erano state dimenticate da ignari avventori, in altri venivano modificati gli importi a mano. Le pezze giustificative, molto spesso, facevano riferimento ai periodi delle festività natalizie, Pasqua, primo maggio, per questo "sospetti" agli occhi degli inquirenti. Tra le spese contestate, anche rimborsi di viaggi sostenuti da collaboratori ma i cui giustificativi erano a nome dei consiglieri per complessivi 30mila euro.

La difesa aveva chiesto l'assoluzione

La difesa di Rixi aveva chiesto l'assoluzione o, in alternativa, la condanna per indebita percezione di erogazioni pubbliche, reato prescritto. Con Rixi sono imputate altre 21 persone tra ex consiglieri regionali e ancora in carica.

Disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici 

Per il viceministro sono state disposte anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di oltre 55mila euro. "Ricorreremo in appello" dopo "aver letto le motivazioni a sentenza, perché siamo convinti che sia innocente", ha detto Maurizio Barabino, avvocato del viceministro Rixi.

Rixi: "Già consegnate le dimissioni". Salvini le accetta

In seguito alla sentenza Rixi ha annunciato di aver "già consegnato a Salvini le mie dimissioni per non creare problemi al governo". E in una nota ha dichiarato: "Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull'assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato". Il vicepremier Matteo Salvini annuncia di aver accettato le dimissioni: "Ringrazio Edoardo Rixi per l'incredibile lavoro svolto fino ad ora. Da tempo ho nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e l'attività del governo da attacchi e polemiche senza senso", dichiara il leader della Lega. Subito dopo la sentenza, il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra (M5s), aveva dichiarato su Twitter che "Rixi da condannato non può rimanere al governo".

Salvini: "Incredibili condanne a politici senza prove"

Nella nota con cui accetta le dimissioni di Rixi, Salvini aggiunge: "Oggi stesso lo nomino responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onesta assolute". Poi attacca: "Io rispetto le sentenze e conto su una assoluzione a fine processo, ma trovo incredibile che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova".

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