La ragazza, appena 18enne, sarebbe stata uccisa dalle esalazioni di monossido di carbonio di una stufetta accesa. Domani l’autopsia
Potrebbero essere state le esalazioni di monossido di carbonio di una stufetta a uccidere India Muccioli, 18 anni nipote di Vincenzo Muccioli, il fondatore della comunità di San Patrignano. La studentessa ieri sera nell'appartamento di famiglia in via Isotta a Rimini per riscaldare l'ambiente avrebbe acceso la stufetta prima di andare a dormire. Questo pomeriggio intorno alle 14, la famiglia ha trovato il corpo esanime della ragazza e ha chiamato i soccorsi.
Le indagini
Al loro arrivo, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza. Subito è stata allertata la polizia, che ha avviato le indagini dando notizia alla magistratura. Quella dell'esalazione da monossido resta al momento l'ipotesi più accreditata dagli investigatori, l'autopsia che verrà effettuata domani potrà sciogliere i dubbi.