Palazzo occupato a Roma, Salvini: “Gesto elemosiniere sostiene l’irregolarità”

Cronaca

Il ministro ha invitato il Vaticano a “pagare le bollette a tutti gli italiani in difficoltà”. Alle sue parole è seguito un botta e risposta con il cardinale Krajewski. Solidarietà da parte della sinistra e delle associazioni per la scelta di riattaccare la luce

"Sostenere l'irregolarità non è mai un buon segnale". Il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta così il gesto dell'elemosiniere del Papa che, a Roma, ha rotto i sigilli al contatore di uno stabile occupato. "Visto che ci sono tanti italiani ed anche immigrati regolari che, anche se con difficoltà, le bollette le pagano... ognuno fa quello che vuole, io da ministro dell'Interno garantisco le regole. Se in Vaticano vogliono pagare le bollette a tutti gli italiani in difficoltà - aggiunge - ci diano un conto corrente". Parole a cui l’elemosiniere Konrad Krajewski ha risposto: "Da questo momento, da quando è stato riattaccato il contatore, pago io, non c'è problema. Anzi, pagherò anche le sue, di bollette".

Salvini e Meloni: “Sgomberare tutti i palazzi occupati”

Alla frase ironica del cardinale il vicepremier replica: "Salvini le sue bollette se le paga". E aggiunge: "C'è un piano di sgomberi in tutta Italia che le prefetture stanno già portando avanti perché la proprietà privata è sacra a prescindere da quello che fa questo o quel cardinale. Quel palazzo mi risulta essere di proprietà dell'Inps, che si occupa di pensionati". Una posizione condivisa anche dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che in giornata ha sottolineato: "Le occupazioni abusive vanno sgomberate per rispetto a chi rispetta la legge e perché uno Stato giusto fa questo, dopodiché se invece si volevano aiutare queste persone, penso che l'elemosiniere del Papa avrebbe dovuto farlo con le risorse sue e non quelle dei romani". A chi le chiedeva se anche il palazzo in cui ha sede CasaPound a Roma verrà sgomberato, ha risposto: "Io sono contraria a tutte le occupazioni abusive. A Roma ci stanno circa 50 centri sociali che sono stati occupati prima di CasaPound: la mia proposta è sgomberiamoli in ordine di occupazione e sono per sgomberarli tutti".

Le reazioni delle opposizioni

Ma la questione di CasaPound viene sollevata anche dall’opposizione, con Costanza Hermanin, candidata alle europee con +Europa, che su Twitter scrive: "Il vicepremier Salvini chiede all'elemosiniere del Papa di rimborsare Acea dopo l'intervento di ieri. Lo chiederà anche a CasaPound, che ha un arretrato di 210mila euro?". Il presidente del Pd, Paolo Gentiloni, parla inoltre di un “gesto simbolico” quello di riattaccare la luce, e “non un invito a non pagare le bollette”, aggiungendo che nei confronti del Papa c’è in questo momento “un’offensiva da parte del nazionalismo sovranista”. Stefano Fassina, deputato di Liberi e Uguali, aggiunge che "il soccorso disperato della Chiesa è conseguenza della carenza di tutte le istituzioni pubbliche, a cominciare da Comune, Regione e Governo nazionale, da tanto tempo. È evidente che non si può andare avanti con i gesti eroici. Sono necessarie risposte strutturali”, a partire dalla “mancanza di case popolari”. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commenta il gesto del cardinale Krajewski sottolineando che "rispettare le regole va bene, ma non calpestando la dignità umana”.

Associazioni mobilitate a sostegno del cardinale

Anche dal mondo del sociale non sono mancate le reazioni a quanto accaduto a Roma. Andrea Alzetta, membro dell'associazione Spin Time, che ha sede nel palazzo occupato, annuncia che "nel caso in cui l'elemosiniere del Papa venisse denunciato, siamo pronti ad autodenunciarci tutti. La legalità se non è collegata alla giustizia sociale è un contenitore vuoto". Nel frattempo, il sito di informazione vaticana "Il Sismografo", definito "vicino alla Santa Sede" anche se senza alcun legame ufficiale, ha lanciato una campagna per raccogliere fondi per “pagare il debito elettrico dei poveri del palazzo occupato”. Lucia Ercoli, direttore dell'associazione Medicina Solidale, aggiunge: "È triste dovere costatare che per la campagna elettorale delle prossime europee si tenti di trasformare un gesto di solidarietà e speranza in un atto illegale. Ci domandiamo dove sono state le istituzioni che dovrebbero tutelare la salute e l'integrità di tanti bambini che vivono nelle strade, nelle occupazioni e nei campi improvvisati”.

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