Tangenti in Lombardia, primi arrestati non rispondono al gip. Tatarella: "Io innocente"

Cronaca

Tra coloro che hanno preferito non parlare col giudice per le indagini preliminari c’è Alessandro Petrone, ormai ex assessore del Comune di Gallarate. Si è dimesso Tatarella

Non hanno risposto al gip nei primi interrogatori, nel carcere milanese di San Vittore, alcuni degli arrestati nella maxi-inchiesta della Dda di Milano su tangenti, appalti pilotati e finanziamenti illeciti che vede tra gli indagati per abuso d’ufficio anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Tra coloro che non hanno parlato al giudice per le indagini preliminari, c’è Alessandro Petrone, ormai ex assessore all'Urbanistica ed Ambiente del Comune di Gallarate (Varese) e ritenuto il "braccio destro di Gioacchino Caianiello, sul versante amministrativo ed istituzionale del Comune di Gallarate".

Tatarella: io innocente ma mi dimetto

Anche Pietro Tatarella, consigliere comunale milanese, ex vice coordinatore regionale di FI (sospeso ieri) e candidato alle Europee arrestato nella maxi inchiesta della Dda, oggi nell'interrogatorio davanti al gip ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere per potere analizzare, come ha chiarito il legale, tutti gli atti. "Sono innocente, le contestazioni che mi sono state mosse sono infondate, ma ho deciso di dimettermi dal Consiglio comunale", ha annunciato tramite il suo legale.

Interrogatori per 12 indagati finiti in carcere

Oggi, tra San Vittore e Opera, sono state ascoltate le persone finite in carcere (12 in totale), tra Tatarella, l'ex coordinatore provinciale FI a Varese, Gioacchino Caianiello, ritenuto il "burattinaio", come scrive il gip Mascarino, di "ampi e rilevantissimi settori di amministrazione pubblica" anche "in Regione Lombardia" e l'imprenditore del settore rifiuti e bonifiche Daniele D'Alfonso (che avrebbe dato lavoro agli uomini della cosca Molluso), della Ecol-Service. Per gli indagati ai domiciliari, tra cui Fabio Altitonante, sottosegretario all'area Expo della Regione (ora sospeso), gli interrogatori si svolgeranno nei prossimi giorni.

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