Scontri ultras Atalanta-polizia, il club: "Sia fatta luce". Gori: "Intervenga Salvini"
CronacaIl comunicato della società bergamasca arriva dopo i tafferugli avvenuti mercoledì 27 febbraio, giorno in cui a Firenze si è giocato il match di Coppa Italia tra i lombardi e la Fiorentina. "Abbiamo visto, con sgomento, le immagini che circolano"
"Chiediamo che sia fatta luce su quanto accaduto mercoledì notte a Firenze". Inizia così il comunicato ufficiale scritto dall’Atalanta sul proprio sito web. Il club si è così schierato a sostegno dei propri tifosi coinvolti negli scontri con la polizia nella notte fra mercoledì 27 e giovedì 28 febbraio, nel corteo di pullman a poche centinaia di metri dal casello di Firenze Sud, dopo la semifinale di andata di Coppa Italia. Gli ultras bergamaschi sostengono di essere stati picchiati dalla polizia. Sulla vicenda è intervenuto anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo: "Chiedo al ministro Salvini di chiarire cosa è successo a Firenze".
Atalanta: "Visto con sgomento le immagini"
Nel comunicato, la società denuncia le presunte violenze subite dai tifosi nerazzurri durante la trasferta di Firenze proprio da parte delle forze dell’ordine: "Abbiamo visto, con sgomento, le immagini che circolano sui media e per questo riteniamo opportuno che quanto successo, e documentato con immagini e testimonianze, sia oggetto di approfondimenti. Siamo per la legalità e per la tutela delle forze dell'ordine, che svolgono un importante servizio a garanzia della sicurezza pubblica, ma la denuncia sollevata dai tifosi impone, da parte del ministero degli Interni e di tutte le Autorità competenti, un elevato grado di attenzione per difendere i diritti anche di chi segue lo sport ed il calcio".
Sindaco Gori: "Salvini chiarisca"
A raccogliere l’appello dell’Atalanta c’è anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che attraverso il suo profilo Facebook ha chiamato in causa direttamente il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: "Né prima, né durante né dopo l’incontro vi sono stati scontri tra i sostenitori delle due squadre. I tifosi dell’Atalanta erano già sui pullman, sulla via del ritorno, quando la polizia li ha fermati. Legga: io non so se i fatti si sono svolti esattamente come sono descritti. Ho però ascoltato alcune testimonianze, che accreditano la ricostruzione. Le chiedo perciò di appurare e di chiarire con tempestività cos’è effettivamente accaduto".
La ricostruzione dei fatti
Secondo una prima ricostruzione, i tafferugli si sarebbero verificati mentre la polizia stava scortando verso l'autostrada 35 pullman di tifosi dell’Atalanta. In base a quanto riferito dalla questura, poco prima di raggiungere il viadotto alcuni gruppi di ultrà avrebbero iniziato a coprirsi il volto con sciarpe e cappucci, facendo rallentare i mezzi su cui viaggiavano. Successivamente, una cinquantina di tifosi avrebbe fermato il pullman su cui viaggiava scendendo in strada, volto coperto e con aste, mazze e bastoni. Gli ultrà sarebbero stati fatti risalire poi grazie all'intervento dei poliziotti del reparto mobile in tenuta antisommossa. Sempre in base alla ricostruzione della questura, tre agenti nel parapiglia sarebbero stati trascinati nel bus dagli ultrà, rimanendo contusi. Giovedì pomeriggio però da Bergamo i tifosi dell'Atalanta Curva Nord Bergamo hanno fatto sapere su Facebook di cercare "foto, video o semplicemente testimonianze dirette" dei tafferugli "a 500 metri dal casello di Firenze Sud". Il gruppo ha inoltre precisato che "non c'è stato alcun contatto con la tifoseria viola, né prima né dopo la partita, e il clima era di assoluta tranquillità" e che la carovana è stata "separata e divisa dalle forze dell'ordine per controllare un pullman che si stava staccando". Poi però scatta l'accusa di Curva Nord Bergamo alla polizia di Stato nello stesso post: "Il reparto celere fa accostare il primo pullman, facendo aprire le porte e salendo in assetto antisommossa, colpendo e ferendo indistintamente tutti gli occupanti e rompendo i finestrini dopo aver divelto la porta anteriore".