Chiusure domenicali 2019, tutto da rifare: ripartono le audizioni

Cronaca

La presidente leghista della commissione Attività produttive della Camera, Barbara Saltamartini, conferma l’intenzione di recepire suggerimenti e proposte delle associazioni di categoria. Il testo depositato “non è blindato”, ha detto il relatore Andrea Dara

Sulle chiusure domenicali dei negozi non è ancora stata scritta l’ultima parola: si riapre la discussione. Lo conferma il relatore della Lega, Andrea Dara, dicendo che oggi in commissione alla Camera "si è deciso di riaprire le audizioni sul ddl sulle aperture domenicali dei negozi per capire cosa ne pensano le associazioni di categoria, cominceremo a parlarne la settimana prossima". "Non c'è nessuna marcia indietro, le opposizioni - Forza Italia e Pd - sono rimaste spiazzate perchè abbiamo dato una deroga ai centri storici e ai negozi di vicinato che rimarranno aperti come oggi, cosa che negli altri testi non c'era, per questo hanno chiesto le audizioni", ha aggiunto Dara, riferendosi alla richiesta delle opposizioni di riaprire le audizioni. L’obiettivo della Lega sembra quindi quello di non scontentare nessuno. 

 “Il testo depositato non è la Bibbia”

Anche la presidente leghista della commissione Attività produttive della Camera, Barbara Saltamartini, ha confermato l’intenzione del governo: "Abbiamo bisogno di capire quali possono essere le ricadute sui territori, vogliamo un testo il più aperto possibile al confronto, che tenga conto anche delle richieste delle associazioni di categoria. Quindi, si riaprirà la discussione”. “Il testo di sintesi presentato si discosta molto dalle sette diverse proposte di legge depositate e il relatore, Andrea Dara, ha chiarito che non è la Bibbia. C'è da parte della maggioranza la volontà di recepire suggerimenti, sia in fase di audizione sia in fase emendativa", ha chiarito la presidente. Il testo unificato presentato in commissione Attività produttive della Camera "non è blindato, ma aperto a qualsiasi miglioramento", ha sottolineato Dara. Il testo, condiviso da Lega e M5s, attualmente “prevede fino a un max di 30 aperture: 26 domeniche, più quattro deroghe di festivi. Abbiamo un recinto all'interno del quale muoverci, lo ritengo un passo in avanti politico e spero che, grazie al lavoro di commissione, si possa arrivare in Aula con una condivisione più ampia", ha aggiunto Saltamartini. 

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