Genova, al via demolizione Ponte Morandi. Conte: "Momento di riscatto per il Paese"

Cronaca

Parte lo smontaggio dell’infrastruttura dopo l’ultimo test eseguito la scorsa notte. Il ministro delle Infrastrutture Toninelli: "A fine anno sarà in piedi e all'inizio del prossimo anno potrà essere finalmente collaudato e riaperto"

È cominciato questa mattina lo smantellamento del moncone ovest del ponte Morandi di Genova (LE FOTO). Le operazioni per rimuovere i resti del viadotto partono a 168 giorni dalla tragedia del 14 agosto in cui morirono 43 persone. Dopo le prove generali si entra nel vivo. I tecnici hanno agganciato agli strand jack l'impalcato pesante 800 tonnellate e lungo 36 metri, ed hanno cominciato a farlo scendere a terra. All'inizio delle complesse operazioni hanno assistito, oltre al commissario per la ricostruzione e sindaco Marco Bucci e al governatore Giovanni Toti, il premier Giuseppe Conte, il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, il viceministro Edoardo Rixi. Proprio Toninelli, arrivando al cantiere ha assicurato: "A inizio del 2020 il nuovo viadotto sarà inaugurato e percorribile". Anche Conte ha detto di "confidare che le operazioni si tengano nel minor tempo possibile": si tratta di un "momento importantissimo per Genova, riscatto per la città, per la Liguria e per l'Italia". Bucci si è detto "molto contento della vicinanza del governo" mentre per Toti  l'avvio dello smontaggio è "la dimostrazione che si rispettano i tempi e le promesse e che Genova può guardare al futuro con ottimismo". Oltre alla rimozione dei resti del ponte, è partita oggi anche l'udienza dell'incidente probatorio nell'ambito delle indagini sul crollo del viadotto.

Conte: "Emerge la forza del sistema Italia"

"L'importante è che si proceda in modo spedito, che anche la nostra forza come sistema Italia venga fuori in tutta la sua ampiezza e che il mondo ci possa ammirare in questa attività di ricostruzione", è il commento del premier Conte sotto quel che resta del ponte Morandi. "Siamo tutti determinati a raggiungere questo obiettivo, noi come governo, ovviamente il commissario straordinario, tutte le società coinvolte, tutti gli enti locali lavoreremo tutti verso lo stesso obiettivo. Questo significa fare sistema, sistema Italia", ha aggiunto Conte.

Toninelli: "Sarà immagine del rilancio del Paese"

La ricostruzione del ponte, per Toninelli, "sarà l'immagine rilancio del Paese", che aggiunge: "Questo ponte non lo sta pagando lo Stato. Circa 200 milioni sono già stati dati agli sfollati, nelle prossime ore arriverà un altro bonifico da parte di chi doveva gestire questa infrastruttura e non l'ha fatto per mettere soldi anche per ricostruire il ponte. Quei soldi che avevamo bloccato nella legge di Bilancio, circa 500 milioni, li sbloccheremo e li utilizzeremo per altre grandi opere a favore dei cittadini". 

Le prove generali

L’ultimo test prima del via alla demolizione è stato eseguito la scorsa notte, quando i tecnici hanno operato un lieve sollevamento del pezzo da oltre 800 tonnellate da smontare, con l'obiettivo di testare che funi, martinetti e contrappesi installati tra la torre 7 e la 8 funzionino. L'operazione durerà non meno di 8 ore. La trave dovrebbe toccare terra nel pomeriggio: a quel punto lo skyline sul Polcevera cambierà nuovamente.

Telecamere e curiosi

La demolizione del ponte Morandi attira moltissimi curiosi che vogliono assistere al primo vero atto simbolico di abbattimento del viadotto. Nella zona di Coronata, sono posizionati da giorni i cavalletti di molti network televisivi. Previsti “curiosi" anche sui ponti davanti alla struttura, Ponte Romero, quello prima dell'area commerciale di Campi, e il Ponte delle Chiacchiere, più vicino al cantiere.

Le indagini: al via udienza incidente probatorio

Sul Polcevera si lavora e in tribunale nel frattempo è iniziata l'udienza dell'incidente probatorio sul crollo del Ponte Morandi. In aula, davanti al gup Angela Nutini, i pm, i consulenti e i periti e alcuni familiari delle vittime. Molti parenti hanno chiuso la partita dei risarcimenti con Autostrade e quindi hanno rinunciato a essere presenti in aula. Nel corso dell'udienza potrebbero essere stabiliti i tempi e le modalità della demolizione della pila Est (quella a ridosso delle case) e le tempistiche per la consegna della relazione dei periti del giudice delle indagini preliminari. Secondo alcuni legali dei familiari delle vittime, però, i tempi sono destinati ad allungarsi di molto.

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