Pasquaretta indagato per estorsione, Castelli: "Stop a collaborazione"

Cronaca
A sinistra Luca Pasquaretta, a destra Laura Castelli

L’annuncio della sottosegretaria all’Economia arriva dopo aver appreso che il membro del suo staff è accusato di aver ricattato la sindaca di Torino Chiara Appendino, di cui è stato portavoce. Lui si difende: “Mai ricattata, è tutto un equivoco”

La sottosegretaria all’Economia Laura Castelli (M5s) ha annunciato la fine della collaborazione con Luca Pasquaretta, dopo aver appreso che è indagato per estorsione nei confronti della sindaca di Torino Chiara Appendino, di cui è stato portavoce. "A seguito dell'inchiesta che coinvolge Luca Pasquaretta e le accuse a lui rivolte, ritengo sia necessario interrompere immediatamente il nostro rapporto di collaborazione. La magistratura farà il suo corso, e ribadisco rispetto e fiducia per il lavoro che svolgono i magistrati", scrive Castelli in un comunicato.

Pasquaretta: “Tutto un equivoco”

Pasquaretta da parte sua si difende: "Non ho mai ricattato Chiara Appendino. È tutto un equivoco che chiarirò nelle sedi opportune". "Ho massimo rispetto e fiducia - prosegue Pasquaretta - nel lavoro dei magistrati". "Vorrei ricordare - conclude - che siamo tutti innocenti fino a prova contraria".

Il presunto ricatto alla sindaca Appendino

I reati contestati a Pasquaretta, che è stato interrogato dai magistrati di Torino, vanno dall’estorsione, al traffico di influenza illecita fino alla turbativa d'asta. Secondo l’accusa, il giornalista, soprannominato “pitbull”, avrebbe ricattato la sindaca Appendino subito dopo la fine del rapporto di lavoro, la scorsa estate. Secondo quanto riporta Repubblica, perché voleva un nuovo posto di lavoro. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione. Il giornalista 41enne di origini lucane era già finito nei guai per una consulenza svolta per l'edizione del Salone del Libro di Torino del 2017.

Cronaca: i più letti