Cardito, gip convalida fermo 24enne: "L’ho preso a calci, la madre ha cercato di fermarmi"

Cronaca

Tony Essoubti Badre ha raccontato come ha ucciso Giuseppe, di 7 anni, e come ha ferito la sorellina di 8: "Ho perso la testa, sono distrutto". È accusato di omicidio aggravato. Dubbi sul ruolo della mamma. Il compagno: "Lei ha cercato di fermarmi"

Il gip del tribunale di Napoli Nord, Antonino Santoro, ha convalidato il fermo del pm nei confronti di Tony Essoubti Badre, l'uomo accusato dell'omicidio di Giuseppe, 7 anni, figlio della sua compagna e del ferimento della sorellina di 8 anni. Il gip, a seguito dell'udienza di convalida, ha emesso nei confronti del 24enne un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato da futili motivi e lesioni aggravate. "Ho colpito i bambini con calci e pugni e anche con il manico della scopa. Ho perso la testa, sono distrutto", ha raccontato ai magistrati l'uomo, in carcere a Poggioreale dalla notte di domenica. Il 24enne ha ammesso la propria responsabilità per quanto accaduto a Cardito e ha chiarito anche alcuni dettagli di non poco conto e ancora controversi, come ad esempio quello del manico di scopa usato come arma. Oggi l'autopsia sul corpo del bambino. 

Il 24enne: "Madre ha cercato di fermarmi"

Dalle dichiarazioni del 24enne emerge inoltre che la madre dei bambini avrebbe cercato di fermare il compagno, ma senza riuscirci. Inizialmente ha anche "sottovalutato la portata delle ferite" inferte al figliastro, perdendo due-tre ore risultate poi fatali. Il 24enne, venditore ambulante, ha poi raccontato della difficile convivenza con la compagna, madre di tre figli avuti da una passata relazione, con cui aveva frequenti litigi. "Volevo bene ai ragazzi come fossero miei, ma quando hanno distrutto la cameretta, in particolare la sponda del letto acquistata con tanti sacrifici, ho perso la testa", ha detto ancora il giovane, che anche nella sua prima confessione aveva raccontato l'episodio legato al lettino rotto.

Il ruolo della madre dei bambini

Tony Essoubti Badre in un primo momento aveva sostenuto che la madre dei bambini non fosse presente mentre lui li aggrediva: “Si trovava in un'altra stanza", avrebbe detto. Rimane comunque al vaglio della procura la posizione della donna anche per quello che riguarda le ore successive all'omicidio. L'ipotesi è che da parte sua ci sia stata omissione di soccorso o addirittura favoreggiamento. La Procura sta quindi effettuando accertamenti sulla donna, dopo che agli inquirenti lei stessa ha confermato le violenze commesse dal convivente, ma ha riferito di non averle denunciate, forse per paura. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, invece, la mamma non solo sarebbe stata presente quando Tony Essoubti ha picchiato due dei suoi tre figli, ma non avrebbe fatto niente neanche quando il bambino ha perso i sensi. "Dateci il tempo di capire, chi ha sbagliato pagherà", ha dichiarato il fratello della donna a Sky tg24. "La mia priorità è stare vicino ai bambini", ha aggiunto. 

Ascoltata la sorella di 8 anni della vittima

Ieri inoltre è stata ascoltata dal magistrato Noemi, la sorellina di 8 anni della vittima. La bambina ha indicato il compagno della madre come il colpevole e potrebbe essere risentita in audizione protetta con la formula dell'incidente probatorio. I colloqui con il pubblico ministero proseguiranno anche nei prossimi giorni. Le condizioni della piccola, ferita durante l’aggressione, continuano intanto a migliorare. La bambina resta ricoverata all'ospedale Santobono di Napoli, piantonata dalle forze dell'ordine e con il divieto di incontrare i parenti. "Il quadro clinico - spiega all'Ansa Vincenzo Tipo, primario del Pronto Soccorso - è in continuo miglioramento per le condizioni fisiche, ma la piccola resta qui anche per proseguire il percorso di sostegno psicologico a cura dello staff dell'ospedale". 

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