E-book in crescita, Istat: 38% dei libri pubblicati nel 2017 disponibili anche in digitale
CronacaIl nuovo report "Produzione e lettura di libri in Italia" dell'Istituto nazionale di statistica ha rilevato segnali di ripresa nella produzione editoriale. Dallo studio emerge, inoltre, che si legge soprattutto al Nord e tra i giovani
Segnali di crescita della produzione editoriale nel 2017, con un +9,3% dei titoli pubblicati e un +14,5% delle copie stampate rispetto all'anno precedente. Oltre il 38% dei libri pubblicati nel 2017 sono inoltre disponibili anche in formato e-book. Lo rende noto l'Istat nel suo nuovo report "Produzione e lettura di libri in Italia" relativo al 2017. Dallo studio emerge anche che si legge soprattutto al Nord e tra i giovani.
Sono i giovani i lettori più assidui
Dallo studio Istat emerge che la quota più alta di lettori si riscontra tra i ragazzi di 11-14 anni. Il 12,7% è un lettore "forte", ossia legge almeno un libro al mese. Tra i lettori "forti" anche le persone da 55 anni in su, che mostrano le percentuali maggiori: 16,5% tra i 55 e i 64 anni e 17,4% tra gli over65. Nel 2017, sono il 41% le persone che hanno letto almeno un libro per motivi non professionali (circa 23 milioni e mezzo). La popolazione femminile mostra una maggiore inclinazione alla lettura già a partire dai 6 anni: complessivamente il 47,1% delle donne, contro il 34,5% degli uomini, ha letto almeno un libro nel corso dell'anno. L'editoria per ragazzi è in forte crescita rispetto al 2016: +29,2% le opere e +31,2% le tirature. Ancor più netta la crescita dell'editoria educativo-scolastica che ha raddoppiato sia i titoli sia il numero di copie stampate rispetto al 2016.
Mercato digitale in crescita
Continua a crescere anche il mercato digitale con circa 27mila titoli – oltre il 38% dei libri pubblicati nel 2017 – disponibili in formato e-book. La quota supera il 70% se si considerano i soli libri scolastici. Anche nel campo dell'editoria digitale, quando si parla di lettura e download di libri online e e-book, sono i giovani i più attivi. In particolare, si dichiara fruitore di questo tipo di prodotti e servizi più di un ragazzo su 5 tra 15 e 24 anni.
La crescita interessa solo i grandi editori
La crescita della produzione editoriale, rileva ancora l'Istat, sembra però interessare solo i grandi marchi: +12,6% per i titoli e +19,2% per le tirature. I piccoli e i medi editori hanno, al contrario, fatto registrare addirittura delle flessioni. Dei 1.459 editori attivi nel 2017, quasi l'85% pubblica non più di 50 titoli all'anno. Oltre la metà (54%) sono "piccoli" editori, con un massimo di 10 opere in un anno, e il 31% sono "medi" editori, che producono da 11 a 50 opere in un anno. I "grandi" editori, con oltre 50 opere all'anno, rappresentano il 15,1% degli operatori attivi nel settore. Pubblicano più dell'80% dei titoli sul mercato e circa il 90% delle copie stampate. Oltre la metà degli editori attivi ha sede nel Nord del Paese, con la città di Milano che, da sola, ospita più di un quarto dei grandi editori. Librerie indipendenti e store online sono considerati dagli editori i canali di distribuzione su cui puntare per espandere domanda e pubblico dei lettori.
Divergenze territoriali e scarsa propensione alla lettura
Dallo studio emerge che persistono ampi divari territoriali nella lettura. Si legge soprattutto al Nord. In particolare, legge meno di una persona su tre nelle regioni del Sud (28,3%), quasi una su due in quelle del Nord-est (49%). Nell'opinione degli editori, infine, i principali fattori che determinano la modesta propensione alla lettura nel nostro Paese sono il basso livello culturale della popolazione (42,6% delle risposte) e la mancanza di efficaci politiche scolastiche di educazione alla lettura (38,4%).