La vicenda raccontata dal Giorno. Il sindaco: "Avevamo detto che il dolce andava distribuito a tutti, nessuno escluso". L'assessore alla Pubblica istruzione: "La società che gestisce la ristorazione ha ammesso l'errore"
Alcuni bambini delle scuole di Corsico (Milano), figli di genitori che non pagano da qualche tempo la retta per la mensa, non hanno ricevuto il pandoro offerto agli altri alunni dall'amministrazione comunale. Per il Comune la responsabilità dell'accaduto sarebbe della società che si occupa della gestione della ristorazione scolastica. La vicenda, raccontata dal quotidiano Il Giorno, ha scatenato subito la polemica. Il sindaco di Corsico Filippo Errante esclude categoricamente che la decisione sia stata presa dal Comune. “Non è mai, e ripeto mai, stata data alcuna disposizione di non somministrare il pandoro ai bambini. Anzi, esattamente il contrario. Tutti, nessuno escluso, dovevano ricevere il dolce natalizio". “Il dolce doveva essere per tutti. Tant'è che domani (oggi, ndr) lo gusteranno tutti quanti, come previsto", ha chiarito l'assessore alla Pubblica istruzione, Fabio Raimondo. Ma i genitori hanno replicato: “Non è per la fetta di pandoro in sé ma per il disagio tra i bambini”.
L'assessore: "La società di ristorazione ha ammesso l'errore"
"I miei uffici, in seguito a quanto concordato - precisa l'assessore alla pubblica istruzione Fabio Raimondo - avevano dato specifiche indicazioni affinché il dolce natalizio venisse distribuito a tutti, nessuno escluso. Così come accade in primavera, con la distribuzione della colomba in occasione della Pasqua. Camst, la società che ancora per pochi giorni gestirà il servizio di ristorazione scolastica per conto del nostro Comune, ha ammesso l’errore. Siamo comunque sinceramente dispiaciuti - evidenzia l'assessore - che tale condotta non autorizzata abbia creato disagi ai bambini e alle loro famiglie". E aggiunge: "Lo sciacallaggio cui abbiamo assistito in queste ore è vergognoso, anche perché l’amministrazione comunale non ha alcuna responsabilita’".
Società invia lettera di contestazione al responsabile
In mattinata, il direttore di area della società Camst ha risposto a una richiesta di precisazioni fatta dal funzionario comunale del settore pubblica istruzione, affermando che quanto avvenuto “non è frutto di una decisione dell’amministrazione comunale di privare del pandoro i bambini morosi”. E con una nota integrativa, ha aggiunto: "Abbiamo provveduto ad effettuare una lettera di contestazione a chi si è reso responsabile di questa iniziativa personale”. Il sindaco ha dato disposizione agli uffici di applicare le sanzioni previste dal capitolato d'appalto e di raccogliere gli elementi necessari affinché il legale del Comune valuti eventuali azioni legali nei confronti dei responsabili.
La vicenda
L'amministrazione comunale ha offerto una fetta di pandoro agli oltre 2.000 alunni che frequentano le scuole di Corsico, ma in alcuni istituti scolastici il dolce è stato servito soltanto a chi usufruisce del servizio mensa, soprattutto nella scuola elementare Curiel. La confusione sarebbe nata a causa della decisione, tre anni fa, dall'amministrazione comunale di non ammettere al servizio mensa i figli dei genitori morosi che non intendono regolarizzare la loro posizione in modo da poter arginare il debito alla voce "refezione scolastica" che sarebbe di circa 1 milione e 227mila euro di buco.
Il caso a Lodi
A ottobre a Lodi c'era stata un'altra polemica a causa dell'esclusione di alcuni bambini stranieri dalla mensa scolastica perché privi della documentazione per attestare la propria nullatenenza nel Paese d’origine. Grazie a una raccolta fondi che aveva raggiunto 60mila euro, gli alunni erano successivamente tornati a poter usufruire dei servizi scolastici.