Attentato Strasburgo, un proiettile in testa ha causato la morte di Megalizzi

Cronaca

Dalla tac total body emerge che il proiettile che ha raggiunto il giornalista al cranio ne ha provocato il decesso. L'esame è stato effettuato ieri all'istituto di medicina legale del Gemelli dopo che la salma del giovane è rientrata in Italia con un volo di Stato

È stato un proiettile in testa a uccidere Antonio Megalizzi, il giornalista morto durante l’attentato dell’11 dicembre a Strasburgo. L’esame strumentale sulla salma del ragazzo è stato svolto ieri nell’istituto di medicina legale del Gemelli di Roma, dopo che la salma è rientrata in Italia con un volo di Stato, e ha rilevato che il colpo sparato da Cherif Chekatt ha raggiunto il 29enne al cranio rimanendone conficcato.

I risultati della tac total body

Il 29enne è morto dopo alcuni giorni di coma farmacologico. A chiarire la causa del decesso sono stati i risultati della tac total body, effettuata su disposizione del pm Tiziana Cugini titolare del fascicolo avviato a piazzale Clodio. I magistrati stanno procedendo per i reati di strage e attentato con finalità di terrorismo.

Fiaccolata in memoria di Megalizzi

Intanto i compagni di corso di Antonio Megalizzi hanno annunciato di voler organizzare, con l'approvazione della famiglia del giornalista, una fiaccolata per le vie di Trento il 21 dicembre, alle 19.00. "Lo scopo e lo spirito dell'iniziativa - dicono gli studenti - è di ricordarlo come persona, nel rispetto del riserbo voluto dalla famiglia e senza sfociare nel politico". Il raduno è previsto davanti al Dipartimento di Lettere/Ssi in via Gar, l'arrivo sotto l'albero di Natale di piazza Duomo, con momento di raccoglimento. 

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