Presunti abusi nei terreni del padre di Di Maio, fascicolo in Procura

Cronaca
Il terreno di proprietà del padre di Luigi Di Maio

Attesi gli accertamenti sui quattro manufatti - adibiti a deposito - trovati in un terreno di cui Antonio Di Maio è comproprietario. Si tratta di piccole opere che fanno parte delle aree sequestrate ieri dai vigili urbani e che sarebbero state realizzate senza permesso

I vigili urbani di Mariglianella (Napoli) hanno depositato alla Procura di Nola il fascicolo sui presunti abusi edilizi relativi a quattro manufatti, adibiti a deposito, trovati su un terreno di proprietà di Antonio Di Maio, padre di Luigi Di Maio, e della zia del vicepremier. Lo ha detto il sindaco Felice Di Maiolo. "Ora si devono attendere i riscontri degli inquirenti", ha poi spiegato il primo cittadino. Alcune aree che fanno parte del terreno sono state sequestrate ieri, 29 novembre, dopo le verifiche effettuate dai vigili urbani. Nel terreno sono stati trovati anche dei rifiuti, perlopiù scarti edili. I manufatti contestati sono piccole opere vicino a una vecchia masseria, come un box con la copertura in lamiera.

Antonio Di Maio: "Luigi non ha colpe"

Oggi, in un'intervista al Corriere della Sera, Antonio Di Maio ha difeso il figlio: “Le mie responsabilità non possono ricadere sui miei figli”, ha detto, sostenendo che il leader del M5s “giustamente, ha preso le distanze dagli errori che ho commesso, ha garantito subito la massima trasparenza presentando tutte le carte" Poi ribadisce: “Luigi non ha la minima colpa. Non era a conoscenza di nulla” (LE TAPPE DELLA VICENDA).

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