Attacco hacker a uffici giudiziari, la Procura di Roma apre inchiesta

Cronaca

Nei giorni scorsi l'azione dei pirati informatici ha colpito su vasta scala in diverse parti di Italia, in particolar modo le Corti d'Appello. Nel procedimento si ipotizza il reato di accesso abusivo al sistema informatico

La Procura di Roma ha aperto una indagine in merito all'attacco hacker su vasta scala che nei giorni scorsi ha interessato uffici giudiziari in Italia e in particolare le Corti d'Appello. Nel procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Antonello Racanelli, si ipotizza il reato di accesso abusivo al sistema informatico. I pm hanno delegato le indagini agli specialisti del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della polizia Postale.

L'attacco

Nell'attacco dei pirati informatici, che risale al 13 novembre scorso, sono stati oltre 30mila i domini violati, e circa 500mila le caselle postali coinvolte: di queste, 98mila di persone appartenenti alla Pubblica amministrazione. L'azione ha mandato in tilt i tribunali, con la sottrazione di dati personali delle Pec di magistrati e il conseguente blocco dei servizi delle Corti d'appello di tutto il Paese, ma sono stati interessati anche i ministeri di Esteri, Interno, Difesa, Economia, Sviluppo economico. Roberto Baldoni, vicedirettore del Dipartimento d’informazione per la Sicurezza con delega alla cybersecurity, ha rivolto un appello a tutti i coinvolti a modificare la password d’accesso alla casella di posta.

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