Nell’immagine diffusa dall’azienda sui quotidiani per celebrare l’argento mondiale delle azzurre della pallavolo mancano Miriam Sylla e Paola Egonu, la seconda coperta dalla sagoma di una bottiglia. La società: “Nessuna forma di discriminazione ci appartiene”
È polemica in rete sulla pubblicità che l'acqua Uliveto ha pubblicato oggi sui principali quotidiani per celebrare l'argento mondiale delle azzurre della pallavolo: nell’immagine di repertorio, le atlete di colore della nazionale, Paola Egonu (CHI È) e Miriam Sylla, non compaiono. In particolare la 19enne di Cittadella è coperta dalla bottiglia e sui social network in tanti accusano di razzismo l'azienda, che si difende su Instagram: "Uliveto ha seguito con entusiasmo l'avventura di tutte le nostre atlete pallavoliste, Tutte senza alcuna distinzione. Nessuna forma di discriminazione ci appartiene".
Gli utenti divisi tra razzismo e incertezza
La foto in questione, un'immagine di archivio e non relativa ai Mondiali in Giappone, ha scatenato le polemiche specialmente su Twitter, dove la notizia è salita nei top trend e gli utenti si dividono tra quelli convinti che ci sia uno sfondo razzista e quelli che pensano più a una svista, anche per il fatto che le foto analoghe pubblicate nei giorni scorsi ritraggono la squadra al completo. Alcuni hanno pubblicato foto di Tommy Smith e John Carlos, atleti vincitori dei 200 alle Olimpiadi del 1968 che mostravano il pugno alzato con un guanto nero, coperti da una bottiglia Uliveto, altri più ironicamente fanno notare che “gli uccellini delle pubblicità sono sempre bianchi".
La replica di Uliveto
Uliveto però si difende su Instragram, con un post che riporta un comunicato dell’azienda: "Uliveto ha seguito con entusiasmo l'avventura di tutte le nostre atlete pallavoliste, Tutte senza alcuna distinzione. Nessuna forma di discriminazione ci appartiene e la vicinanza alla squadra ed alle sue componenti è dimostrata dalle tante foto pubblicate sui social. Contrastiamo pertanto fermamente qualsiasi insinuazione circa un atteggiamento diverso nei confronti di giocatrici che per noi hanno tutte lo stesso grande merito: quello di aver composto una fantastica squadra!".
Sylla: "Credo sia un errore in buona fede"
"Non sono il tipo che urla al razzismo per qualunque cosa succeda. Credo sia solo un errore in buona fede", smorza le polemiche Sylla appena atterrata a Malpensa con le altre azzurre - Se sono turbata? Mi hanno solo accennato qualcosa poco fa. Spero pero' non sia stato per razzismo, spero sia stata solo la scelta di una foto sbagliata".