Violenze sessuali su minori, in Italia +18% di vittime nel 2017

Cronaca

Sono stati 5.788 i soggetti con meno di 18 anni che hanno subito reati con un incremento dell'8% rispetto al 2016. I numeri sono stati resi noti da Terre des Hommes in occasione della Giornata mondiale delle bambine

Sono sempre di più in Italia i minori vittime di reati: 5.788 nel 2017, con un incremento dell’8% rispetto al 2017 e del 43% rispetto a 10 anni fa, quando erano 4.061. Abusi e violenze coinvolgono soprattutto bambine e ragazze, il 60% del totale. A preoccupare sono soprattutto il +18% relativo alle violenze sessuali, ma anche gli oltre 1.700 bambini al centro di maltrattamenti in famiglia. I numeri, elaborati dai dati interforze, sono stati diffusi nel nuovo dossier della campagna “Indifesa” di Terre des Hommes, presentato alla Sala degli Atti Parlamentari del Senato, alla vigilia della Giornata mondiale delle bambine.

Bambine e ragazze l'83% delle vittime di violenza sessuale

Il 2017, secondo il dossier di TdH, è stato un anno drammatico sul fronte dei reati legati alla sfera sessuale che risultano tutti in crescita. La violenza sessuale cresce del 18% e le ragazze sono l’83%; gli atti sessuali con minorenni sono cresciuti del 13% e le vittime sono ragazze nell’80% dei casi; la corruzione di minorenni (ovvero il compiere atti sessuali in presenza di bambini sotto i 14 anni) è aumentata del 24% e il 78% delle vittime sono bambine; la violenza sessuale aggravata (nella cui fattispecie ricadono diverse aggravanti, tra cui l’età inferiore ai 14 anni) è in aumento dell’8% e l’83% delle vittime sono ragazze o bambine. In forte crescita anche il numero dei minori vittime di reati legati alla pedopornografia: nel 2017 si è registrato un +57% per la detenzione di materiale pornografico (per l’86% relativo a vittime femmine) e un +10% per la loro produzione, che coinvolge per l'84% bambine e ragazze.

Maltrattamenti in famiglia per oltre 1.700 minori

Il reato che vede il maggior numero di vittime tra i minori è il maltrattamento in famiglia. “Trattandosi di casi che hanno richiesto l'intervento delle forze dell’ordine - sottolinea Terre des Hommes - appare particolarmente agghiacciante la cifra di 1.723 bambini in un solo anno”. Fortunatamente, a crescere non sono tutte le fattispecie di reato: cala il numero delle vittime di prostituzione minorile (-35%, per il 73% femmine) e di sottrazione d'incapace (-18%, il 49% femmine).

Più di 1.500 le gravidanze precoci, Sicilia capofila

Nel 2016, il numero di bambini nati da madri minorenni è stato di 1.539, ovvero lo 0,33% del totale delle nascite. Le cifre in questo caso sono del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, con elaborazioni su dati Istat. La maggioranza di queste baby mamme sono italiane (1.226) e più della metà delle nascite si sono registrate nella fascia d'età dei 17 anni (984 parti), mentre sono stati 500 i bambini nati da madri 16enni, 44 da madri appena 15enni e 11 da madri con meno di 15 anni. La Sicilia è la regione in cui si è registrato il più alto numero di nascite con madri minorenni (377, di cui 6 ragazzine che non avevano ancora compiuto 15 anni), seguita da Campania (277), Lombardia (162) e Lazio (92).

Terre des Hommes: governo non dimentichi l’infanzia

I numeri mostrano un quadro allarmante e Terre des Hommes attraverso il presidente Raffaele K. Salinari si rivolge alle istituzioni: "Chiediamo al governo di non dimenticare l’infanzia mettendo al centro, come chiediamo da anni, interventi concreti per dare seguito, sia in Italia che nei progetti di cooperazione internazionale, agli impegni sottoscritti in sede di adesione all'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, alla Convenzione di Istanbul (provvedendo una copertura finanziaria adeguata per le attività di prevenzione della violenza) e alla Convenzione dei Diritti dei Bambini, partendo dal monitoraggio sistematico dei dati e dal contrasto di ogni forma di povertà, abuso o discriminazione dei confronti dei bambini".

Oltre 100 Comuni italiani aderiscono a "Indifesa"

Sono già più di 100 i Comuni italiani che hanno aderito alla campagna "Indifesa" di Terre des Hommes. Per rendere visibile questo impegno i Comuni aderenti espongono l'11 ottobre, per la Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, uno striscione arancione, colore che è, da anni, quello scelto da TdH e dalle Nazioni Unite per dire no alla violenza di genere. L'hashtag della campagna è #OrangeRevolution. I Comuni si impegneranno anche a mettere in atto azioni efficaci per la protezione dei bambini e in particolar modo delle bambine, attraverso l'elaborazione di politiche e piani specifici di sensibilizzazione per la prevenzione e il contrasto della violenza e le discriminazioni di genere, il bullismo e il cyberbullismo e la mappatura dei progetti che sul loro territorio si occupano di questi fenomeni.

Cronaca: i più letti