Evasione fiscale, chiesta conferma condanna a 10 mesi per Belsito

Cronaca
Francesco Belsito, foto d'archivio Ansa
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La richiesta è stata avanzata dal sostituto procuratore generale nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta evasione fiscale di 2 milioni di euro per gli investimenti offshore a Cipro e in Tanzania. L'ex tesoriere della Lega era già stato condannato in primo grado

È stata chiesta la conferma della condanna per Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, a 10 mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta evasione fiscale di due milioni di euro per gli investimenti offshore a Cipro e in Tanzania. Ad avanzare la richiesta è stato il sostituto procuratore generale Luigi Cavadini Lenuzza. Belsito, in primo grado, era stato assolto dall'accusa di evasione fiscale, ma i giudici avevano ritenuto sussistente quella di omessa dichiarazione di circa un milione di euro condannandolo a 10 mesi

Belsito e l'inchiesta sula maxi truffa sui rimborsi elettorali

Secondo l'accusa, Belsito avrebbe dovuto dichiarare al fisco circa 7 milioni sottratti illecitamente alle casse del Carroccio quando era tesoriere. I suoi guai giudiziari erano iniziati nel 2012, quand’era emersa la maxi truffa da oltre 40 milioni di euro ai danni dello Stato sui rimborsi elettorali, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2010. Per quella vicenda sono a processo l'ex tesoriere, l'ex leader del Carroccio Umberto Bossi e tre ex revisori del partito. La vicenda portò alle dimissioni dello stesso Senatur. A novembre, è prevista invece la sentenza di secondo grado per la maxi truffa ai danni dello Stato da cui è partita tutta la vicenda dei sequestri dei fondi della Lega, per cui è stato trovato un accordo di pagamento in tranche di 600 mila euro all'anno. Il processo è stato rinviato al prossimo 25 gennaio, per sentire i consulenti del pm di primo grado. 

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