Morbillo, altri due morti: salgono a 6 le vittime in Italia nel 2018
CronacaI numeri sono stati diffusi dall'Istituto superiore di sanità. Gli ultimi decessi sono quelli di due adulti in Sicilia, entrambi non vaccinati. In totale 2.248 i casi dall'inizio dell'anno. L'Iss: aumentare consapevolezza su importanza dei vaccini
Ancora due morti per morbillo in Italia, due persone adulte e non vaccinate segnalate dalla regione Sicilia: sale così a 6 il numero di decessi in Italia nel 2018. A segnalarlo è l'ultimo bollettino sulla malattia dell'Istituto Superiore di Sanità. Dal 1 gennaio al 31 agosto 2018 sono stati segnalati in Italia 2.248 casi di morbillo (di cui 126 nel mese di luglio e 66 nel mese di agosto 2018). E l’Iss avverte: nonostante l'aumento delle coperture vaccinali nel 2017 faccia ben sperare soprattutto nella riduzione dei casi di morbillo nei bambini molto piccoli, è necessario mettere in atto iniziative supplementari rivolte alle popolazioni suscettibili sopra i due anni (adolescenti, giovani adulti, soggetti a rischio) e aumentare anche la consapevolezza dell'importanza della vaccinazione.
Impatto del morbillo ancora elevato in Italia
Il bollettino dell’Iss sottolinea come in Italia il morbillo ha ancora un impatto di salute elevato in termini di complicanze e decessi. Il bollettino riferisce che gli ultimi due decessi sono quelli di due adulti, di 29 e 51 anni, avvenuti in Sicilia nei mesi di aprile e maggio, nel picco di massima incidenza. Entrambi erano non vaccinati e presentavano, al momento dell'infezione, alcune patologie di base che ne compromettevano il sistema immunitario. I casi sono stati resi noti adesso poiché - viene spiegato nel bollettino - nonostante la sorveglianza preveda l'aggiornamento degli esiti a distanza di 30 giorni dalla segnalazione, a volte l'accertamento della causa di morte può richiedere tempi più lunghi. In tutti i casi la causa del decesso è stata una grave insufficienza respiratoria e/o un arresto cardio circolatorio. In Italia, dal primo gennaio al 31 agosto del 2018, i casi sono in totale 2.248, in calo rispetto a quelli registrati nei mesi di aprile e maggio in cui è stato osservato.
Picco epidemico tra aprile e maggio, maggior parte dei casi in Sicilia
Il picco epidemico, con più di 400 casi per mese, si è registrato tra aprile e maggio. Sono coinvolte gran parte delle Regioni italiane anche se la maggior parte dei casi sono stati segnalati dalla Regione Sicilia con 1.116 casi e un'incidenza pari a 333 casi per milione di abitanti. Dal bollettino emerge anche che nonostante l'età media dei casi sia pari a 25 anni, circa un quinto (429) sono stati segnalati in bambini di età inferiore a 5 anni, di cui 138 avevano meno di 1 anno di età. Il 91,1% dei casi totali era non vaccinato al momento del contagio e il 5,5% aveva effettuato una sola dose di vaccino. La metà dei casi ha sviluppato almeno una complicanza e quasi il 60% è stato ricoverato.