Scuola, un edificio su due non ha il certificato di abitabilità

Cronaca
A oltre il 50% degli edifici scolastici italiani manca un certificato di prevenzione incendi (Foto: Archivio Ansa)
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Lo dimostrano gli ultimi dati del ministero dell'Istruzione. Il 59,9% delle strutture non ha un certificato di prevenzione incendi, e solo il 78,6% è provvisto di un piano di emergenza. LO SPECIALE "La mia scuola, i numeri dell'edilizia scolastica"

Più di una scuola italiana su due non ha il certificato di agibilità/abitabilità. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento dell'Anagrafe sull'edilizia scolastica diffuso dal Miur.

I dati

In Italia - sottolinea il ministero dell'Istruzione - c'è un patrimonio edilizio scolastico composto da 40.151 edifici attivi che fanno capo agli enti locali, 22mila dei quali sono stati costruiti prima del 1970. L'aggiornamento ha consentito un censimento più completo del precedente, con un +17,8% di edifici intercettati, che nella precedente rilevazione risultavano inattivi. Ad oggi, il 53,2% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico: tuttavia, la prima norma che ne ha introdotto l'obbligo in Italia è la legge 5 novembre 1971, n. 1086, ed il 22,3% degli edifici senza questo certificato è costruito prima del 1970. Sempre secondo il report, il 59,5% delle strutture non ha un certificato di prevenzione incendi, mentre il 53,8% manca di quello di agibilità/abitabilità.

L'impegno del governo

Il 78,6% delle scuole ha il piano di emergenza, ed il 57,5% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici. Le barriere architettoniche risultano infine  rimosse nel 74,5% degli edifici. "Sono dati che dobbiamo migliorare in fretta" dice il ministro Marco Bussetti. Il governo, tuttavia, è già all'opera: "Stiamo lavorando celermente per dare risposte certe a ragazzi, personale scolastico e famiglie. Siamo al governo dal primo giugno e credo che abbiamo già dimostrato, in pochi mesi e con fatti concreti, la nostra attenzione a questo tema. La scuola è per milioni di cittadini una seconda casa dove devono potersi sentire sicuri", assicura il ministro.

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