Sedicenne ucciso nel Bolognese, chiesto il carcere per l'amico fermato

Cronaca
I carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Giuseppe Balboni (Ansa)

La Procura per i minorenni di Bologna contesta al 16enne, che ieri ha confessato il delitto dell'amico, anche le aggravanti dei futili motivi e dell'occultamento di cadavere. Il padre sarà denunciato per omessa custodia della pistola usata dal figlio

Il pm della Procura per i minorenni di Bologna chiede la custodia cautelare in carcere per il sedicenne fermato ieri, 25 settembre, per l'omicidio del coetaneo Giuseppe Balboni. Il corpo del ragazzo, scomparso dal 17 settembre, è stato trovato dopo giorni di ricerche in un pozzo a Tiola di Castello di Serravalle. La Procura contesta al ragazzo fermato anche l'aggravante dei futili motivi e l'occultamento di cadavere. Il padre del fermato sarà invece denunciato per omessa custodia dell'arma usata dal figlio. Si tratta di un revolver calibro 38 che il ragazzino si sarebbe procurato, insieme alle munizioni, nella casa dove abita con i genitori. Dopo il delitto e l'occultamento del cadavere nel pozzo, l'arma era stata rimessa nello stesso posto, dove ieri i Carabinieri l'hanno trovata e posta sotto sequestro.

La confessione nel corso di un interrogatorio

Il 16enne ha confessato l'omicidio durante un interrogatorio: il ragazzo ha ammesso di aver ucciso Giuseppe, e di averlo fatto con la pistola del padre. Il movente non è ancora chiaro. Il ragazzo sarebbe andato all'appuntamento con l'amico portandosi la pistola carica, per paura e come eventuale difesa. A quanto pare il giovane fermato credeva che la discussione con l'amico, forse legata a questioni di droga, potesse degenerare e temeva per la propria incolumità.

La scomparsa il 17 settembre

La vittima era scomparsa il 17 settembre. Proprio in località Tiola, dove poi è stato ritrovato il cadavere di Giuseppe Balboni, lo scorso 24 settembre era stato rinvenuto il motorino del ragazzo, coperto da foglie e su un sentiero sterrato che porta al bosco. Dopo il ritrovamento dello scooter i militari avevano iniziato a perlustrare palmo a palmo la zona, per poi imbattersi nel pozzo in fondo al quale giaceva senza vita il corpo del ragazzo.

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