Arrestato per bancarotta Cosmo Giancaspro, ex patron del Bari calcio
CronacaL’ex presidente, finito ai domiciliari, è accusato del crac della Finpower srl, azienda attiva nel settore energia. Giancaspro, amministratore di fatto, avrebbe sottratto milioni di euro attraverso operazioni di svendita delle quote a società in suo possesso
L'ex presidente del Bari calcio, Cosmo Antonio Giancaspro, è stato arrestato per bancarotta fraudolenta. La Guardia di finanza lo ha posto agli arresti domiciliari perché accusato del crac della Finpower srl, società attiva nel settore delle rinnovabili della quale, secondo l'accusa, Giancaspro era amministratore di fatto. Le somme dissipate ammonterebbero a oltre 10 milioni di euro. Nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bari si legge che il comportamento di Giancaspro, dalla "personalità fortemente deviante", è stato "di spregiudicata ingegneria contabile e societaria".
L’accusa
L'indagine è nata dalle denunce dei soci di minoranza Alessio Angelo Bona e Giovanni Ferrara, quest’ultimo legale rappresentante della Finpower e a sua volta indagato a piede libero. Le contestazioni risalgono al periodo compreso fra maggio 2013 e gennaio 2018, data del fallimento della società dovuto al grave stato di insolvenza in cui si trovava da tempo. Secondo gli inquirenti, Giancaspro avrebbe distratto beni per oltre 10 milioni di euro. Denaro che sarebbe poi finito nella società Kreare Impresa (proprietaria del Fc Bari e del 70% di Finpower), di proprietà dello stesso Giancaspro.
La svendita delle quote
Nell'inchiesta è indagato a piede libero per bancarotta, in concorso con Giancaspro, anche il liquidatore di Finpower, il terlizzese Francesco Pio Izzo. I due, prima del fallimento, avrebbero svenduto parte delle quote della società (a un prezzo di 3 milioni rispetto a quello di mercato di 10 milioni) e tutte le quote di un'altra branca della Finpower, la FTV srl, a Kreare Impresa. La procura di Bari ha spiegato poi in una nota che "sono emerse, inoltre, ulteriori condotte dissipative pagamenti preferenziali sempre a favore della società che controllava". Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari, coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro e dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, si sono avvalse del contributo della curatela, delle testimonianze di numerose persone, di documenti e intercettazioni telefoniche.
Le operazioni nella società di calcio
Secondo quanto si apprende dagli atti giudiziari, inoltre, l'ex patron del Bari calcio nel marzo scorso avrebbe cercato di pagare stipendi e contributi previdenziali della Fc Bari 1908 con denaro della società Kreare Impresa, "reperito con operazioni sospette, poiché poste in essere con soggetti tutt'altro che cristallini". In particolare, Giancaspro avrebbe cercato di realizzare operazioni con società e banche estere per riuscire, con "l'ausilio dell'avvocato Giancarlo Lamma", membro del Cda della FC Bari, a far arrivare in breve tempo il denaro nelle casse della società calcistica. Dall’ordinanza d'arresto emerge poi che le esigenze cautelari decise dal gip si basano sul pericolo di reiterazione del reato perché Giancaspro "opera ancora nel settore imprenditoriale" e, in particolare, per il suo "ruolo di azionista totalitario e amministratore della FC Bari spa".