Il fronte si allarga, ad alimentare le fiamme il forte vento che soffia sulla zona. Sono 700 gli sfollati, 600 gli ettari in fiamme. Scuole chiuse in 5 frazioni del Comune di Calci. Il governatore Rossi dichiara lo stato d'emergenza, protestano gli ultrà del Pisa. FOTO
Nessuna vittima, ma gli sfollati sono circa 700. Dalla serata del 24 settembre le fiamme bruciano il Monte Serra nel Pisano e, secondo la prima stima, sono andati in fumo 600 ettari. La Procura di Pisa ha aperto un fascicolo per "incendio doloso": "le fiamme si sono sviluppate di notte e in una serata sostanzialmente molto fresca" sottolinea il procuratore Alessandro Crini. "E' raro che roghi del genere abbiamo altra origine", afferma in conferenza stampa anche il sindaco Massimiliano Ghimenti, mentre il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha firmato lo stato di emergenza per i comuni colpiti. I canadair, in azione dalle 9.30 di oggi, cercano di domare le fiamme che minacciano le abitazioni di Calci e Vicopisano, ma le forti raffiche di vento rendono difficili le operazioni. E il vento, precisa il governatore, "è destinato ad aumentare". Intanto, sono state evacuate cinque frazioni e allestiti tre centri di accoglienza e al momento "non è possibile pensare a rientrare a casa" (Fiamme ancora alte: leggi gli aggiornamenti di mercoledì 26 settembre) .
Nuovo fronte ad Avane
Il fronte dell'incendio di Avane, in Val di Serchio, si sta ampliando alimentato dal forte vento. Sul posto operano le squadre dei Vigili del fuoco che si sono schierate a presidio delle abitazioni che gradualmente vengono evacuate. Contemporaneamente i pompieri stanno fronteggiando anche il fronte di fuoco ancora attivo sul monte Serra a diversi chilometri di distanza. Si tratta di due incendi diversi.
Resta chiuso l’aeroporto di Pisa
Per facilitare lo svolgimento delle operazioni di volo antincendio in corso per spegnere i roghi sul monte Serra, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, in base a quanto previsto dal Codice della navigazione e in coordinamento con le altre Istituzioni e Enti coinvolti, ha disposto la chiusura ai voli civili dell'Aeroporto di Pisa anche per la giornata di mercoledì 26 settembre. Lo comunica l'Enav in una nota.
Ultrà del Pisa abbandonano lo stadio per protesta
Dopo i primi 15 minuti di partita, gli ultrà del Pisa che occupano la porzione centrale della Curva Nord hanno abbandonato lo stadio dove si stava giocando il derby tra i nerazzurri e l'Arezzo, valevole per la terza giornata del campionato di serie C. Prima di uscire dal settore hanno esposto uno striscione con la scritta: "La nostra terra brucia e volete giocare per noi oggi non c'è partita".
L'appello del sindaco: "Abbiamo bisogno di tutti"
"Abbiamo bisogno di tutti" dice il sindaco Massimiliano Ghimenti. "Si comincia a vedere il disastro immane", ha scritto in mattinata su Facebook dove, da ieri sera lancia appelli alla popolazione. Le frazioni evacuate al momento sono quelle di Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana. Tre i punti di accoglienza attivati per accogliere le persone: la palestra della parrocchia di Calci, il circolo ricreativo di Campo e la palestra di Vicopisano. In questi centri, le scuole resteranno ancora chiuse.
Vigili: abbiamo rischiato di perdere due squadre
Gli elementi raccolti fino ad ora provano che l'incendio è di origine dolosa, come dimostra il fatto che ce n'era già stato un altro la settimana scorsa, sempre nella zona in cui si trovano le antenne di numerose emittenti radiofoniche e televisive. Il fronte delle fiamme è molto esteso e l'incendio è potente, al punto che il comandante dei Vigili del fuoco di Pisa, Ugo D'Anna, ha detto di aver rischiato di perdere due squadre. Al lavoro ci sono 80 vigili e, inviate dalla Protezione civile regionale, stanno operando 180 squadre antincendio, 50 uomini del volontariato e operai forestali, coordinate dal Comune di Vicopisano. Due Canadair sono già operativi, mentre 4 elicotteri antincendio della Regione non possono decollare al momento a causa del troppo vento. Dall'aeroporto di Napoli Capodichino è atteso un elicottero S64 in dotazione alla Forestale.
"Scenario apocalittico"
"I vigili del fuoco sono stati i nostri angeli. Era uno scenario apocalittico e per fortuna ci hanno portato qui, in salvo", dice una sfollata. "Spero che questo rogo - conclude la donna - sia stato provocato da una sbadataggine perché non riesco a pensare a tanta cattiveria e a una mente tanto perversa. Ci sono interi uliveti andati distrutti e danni molto ingenti, temo anche alle abitazioni".
L'incendio al momento non minaccia la famosa Certosa barocca di Calci alle pendici del Monte Pisano. Si tratta di un rogo ancora più vasto di quello dell'ottobre 2011 che distrusse una cinquantina di ettari di bosco.