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Marina Abramovic aggredita a Firenze: un uomo le spacca tela in testa

Cronaca
La sequenza dell'aggressione a Marina Abramovic e dell'immobilizzazione dell'aggressore (Ansa)

L'aggressore, un 51enne già noto per episodi simili, ha colpito la donna con un suo ritratto. La performer, rimasta illesa, stava uscendo da Palazzo Strozzi, dove è in corso la mostra "The cleaner". L’artista: "Credevo a un dono, invece mi ha colpita"

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Un uomo ha aggredito a Firenze l'artista Marina Abramovic, tirandole una tela in testa, mentre usciva da Palazzo Strozzi, dove è in corso la sua mostra "The Cleaner". L'episodio è avvenuto intorno alle 13. L'artista sta bene, dopo l'aggressione si è ritirata nel bar del palazzo, illesa ma scossa. L'aggressore, invece, è stato subito fermato dalla polizia: secondo i primi accertamenti, si tratterebbe di un sedicente artista già protagonista di episodi simili. È stato identificato e poi rilasciato nel pomeriggio senza essere denunciato per alcun reato. Ha motivato il gesto dicendo: "L'ho dovuto fare per la mia arte". Abramovic avrebbe manifestato l'intenzione di non voler querelare il suo aggressore.

Colpita con un ritratto su tela realizzato dall'aggressore

L'uomo, un 51enne della Repubblica Ceca, ha tirato in testa all'artista un quadro su tela di carta, che si è sfondato nell'urto. Il dipinto rappresenta un ritratto della stessa Abramovic, sembra realizzato dallo stesso aggressore. Sempre nella ricostruzione da fonti di Palazzo Strozzi, risulta che Marina Abramovic abbia voluto parlare subito e chiedere spiegazioni al suo aggressore, ma l'uomo sarebbe sempre rimasto in silenzio. La scena è avvenuta in presenza di numerosi visitatori. Secondo i primi accertamenti di polizia, il 51enne è lo stesso uomo che l'11 gennaio 2018 imbrattò con vernice una statua di Urs Fischer in piazza della Signoria a Firenze: quella volta ai vigili urbani disse di essere lui il vero Fischer.

Abramovic: credevo a un dono, invece mi ha colpita

La Abramovic ha poi raccontato le fasi concitate dell'aggressione: "Tra la folla c'era un uomo che portava con sé un dipinto raffigurante il mio volto in modo distorto. Si è avvicinato guardandomi negli occhi e gli ho sorriso pensando che fosse un regalo per me. In una frazione di secondo ho visto la sua espressione cambiare e diventare violenta, venendo verso di me molto velocemente e con forza. Tutto a un tratto mi ha sbattuto in testa violentemente il quadro, intrappolandomi dentro la cornice. Tutto è successo molto rapidamente. Ero sotto shock".