Torture sui maiali in un video animalista, indaga la procura di Ancona

Cronaca

Un attivista dell'associazione "Essere Animali" di Bologna ha filmato i maltrattamenti inflitti ai suini in un allevamento di Senigallia. Dopo la denuncia sono partiti gli accertamenti dei carabinieri. Il titolare rischia fino a due anni di carcere

Torture atroci sono state filmate da un infiltrato dell'organizzazione “Essere Animali” di Bologna in un allevamento di suini destinati alla produzione di prosciutti a Senigallia, in provincia di Ancona. Maiali percossi con sbarre di ferro, scrofe gravide colpite da pistole elettriche, esemplari malati uccisi a colpi di mazzetta.

Il blitz dei carabinieri

L’animalista ha poi consegnato il materiale alla procura di Ancona. Il video, girato con una telecamera nascosta e ora postato su YouTube assieme a una petizione per far chiudere la struttura, ha fatto scattare un blitz dei carabinieri forestali del Nipaaf di Ancona e delle stazioni di Arcevia, Genga, Sassoferrato e Senigallia, su mandato della procura di Ancona. I militari hanno passato al setaccio l'allevamento, sequestrando alcuni strumenti che potrebbero essere stati utilizzati per le torture, alcune carcasse di animali e rifiuti di varia natura. Secondo indiscrezioni, il personale avrebbe ammesso le mutilazioni di alcuni animali senza essere le necessarie abilitazioni e licenze veterinarie.

Indaga anche l'Arpam

Intanto sono stati verificati gli standard igienici dell'azienda: sette capannoni all'interno dei quali erano allevati circa duemila suini. Il materiale video-fotografico registrato dai carabinieri si aggiunge al fascicolo aperto dalla procura. È stata coinvolta anche l'Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche) per la verifica di eventuali perdite di percolato.Il titolare dell'azienda è di origini piemontesi, risiede nelle Marche, e in passato era stato denunciato per inquinamento ambientale. Se le accuse fossero confermate, rischia fino a un massimo di due anni di carcere.

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