Università e occupazione, due italiane tra le prime 100

Cronaca
Il Politecnico di Milano è il primo tra gli atenei italiani (Fotogramma)

Politecnico di Milano al 36esimo posto, La Sapienza al 98esimo della classifica stilata da Quacquarelli Symonds che valuta la capacità degli atenei di inserire gli studenti nel mondo del lavoro. Più distanti le altre università, fuori la Bocconi

Il Politecnico di Milano, alla posizione 36, è la prima università italiana nella classifica di quelle che nel mondo meglio promuovono l'occupabilità dei propri laureati, stilata da QS (Quacquarelli Symonds). Nella top 100 anche La Sapienza di Roma, al 98esimo posto. Fuoi dalla classifica l'università Bocconi.

Top 10: le prime quattro sono Usa

QS – agenzia britannica specializzata in educazione e studio che ogni anno stila il World University Rankings, classifica dei migliori atenei mondiali (in cui il Politecnico compare alla posizione 156)– ha pubblicato martedì 11 settembre il suo Graduate Employability Rankings 2019, una top 500 che valuta i risvolti occupazionali dell'istruzione, in particolare la capacità delle università di promuovere l'accesso al mondo del lavoro degli studenti attraverso una rete di rapporti con le imprese. Le prime quattro al mondo si trovano negli Usa: MIT (leader per la prima volta), Stanford, California University e Harvard. Seguono l'Australia (con Sydney e Melbourne, rispettivamente quinta e sesta), Cambridge, nel Regno Unito, e ancora un ateneo statunitense, Berkeley. Anche uno cinese – la Tsinghua University – nella top ten, completata da un'altra università britannica, Oxford.

Sedici le università italiane

Il Politecnico di Milano guadagna tre posizioni rispetto allo scorso anno e si piazza 36esimo, mantenendo tra le università italiane la più alta reputazione tra i datori di lavoro (con il punteggio 85/100) e registrando anche un alto tasso di occupazione post lauream (il secondo migliore al mondo, se adeguato alle condizioni economiche nazionali) e per la categoria Partnerships with Employers, in cui è decimo al mondo. Per trovare un altro ateneo del Bel Paese dopo il Politecnico bisogna scorrere fino alla posizione 98, dove si trova La Sapienza di Roma, per la prima volta tra le prime 100 al mondo e la migliore tra le nostrane per i laureati imprenditoriali di maggior successo (64,6/100 il punteggio assegnatole da QS per la categoria Alumni Outcomes). Altri quattordici gli atenei italiani in classifica: Cattolica di Milano (101-110) Alma Mater di Bologna (111-120), Politecnico di Torino (121-130), Università di Padova (161-170), Pisa (181-190), Torino e Trento (201-250), Federico II di Napoli (251-300), Ca' Foscari di Venezia, Università di Milano (una novità), Pavia, Tor Vergata, Milano-Bicocca e Verona (altra novità), in quest'ordine, fra 301 e 500.

In Europa prima la Germania

"I dati di quest'anno indicano che le università italiane sono spesso tra le migliori in Europa a formare partnership con i datori di lavoro, con cinque delle sedici che raggiungono i primi 100 punteggi per questo indicatore", spiega Ben Sowter, direttore della ricerca per Quacquarelli Symonds. In Europa domina la Germania, con 26 università in classifica e quattro nella top 100. "Questa classifica – aggiunge sempre Sowter, citato dalle agenzie di stampa – è pensata per consentire agli studenti di fare scelte più informate e indica che quelle università che hanno eccellenti profili di ricerca e reputazione globale non sono per forza quelle che fanno di più per coltivare l'occupabilità degli studenti".

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