Migranti, otto persone salvate dalla Diciotti accolte a Milano

Cronaca
Due dei migranti arrivati a Casa Suraya a Milano (Fotogramma)
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La Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione 17 posti destinati agli uomini e alle donne che si trovavano sulla nave della Guardia Costiera. Intanto Salvini annuncia la chiusura di alcuni centri di accoglienza ed esulta: “Sbarchi al minimo storico degli ultimi 5 anni”

Sono arrivati intorno alla mezzanotte a Casa Suraya, a Milano, gli otto migranti salvati dall'equipaggio della Diciotti e accolti dalla Caritas Ambrosiana, che per loro metterà a disposizione "due appartamenti in parrocchie che hanno già accolto altri migranti", ha spiegato il direttore Luciano Gualzetti, precisando di aver "dato come disponibilità in totale 17 posti". Nelle prossime settimane, altri migranti sbarcati dalla nave della Guardia Costiera saranno distribuiti nelle varie diocesi italiane che hanno dato disponibilità ad accoglierli.

“Oggi li abbiamo visti sorridere”

Oltre ai 4 uomini e 4 donne, tutti eritrei, ospitati nel centro di accoglienza gestito dalla cooperativa “Farsi Prossimo”, Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione anche sei posti nella diocesi di Monza e tre nella zona di Lecco. "Oggi li abbiamo visti sorridere e speriamo di dare loro la tranquillità - ha spiegato Gualzetti - non possiamo far dimenticare certe esperienze vissute, ma proviamo a dare loro la speranza di vivere una vita dignitosa, come diamo a tutti quelli che incontriamo, italiani e stranieri". Il direttore della Caritas ha spiegato che l’obiettivo è “un'ospitalità diffusa di piccoli gruppi di persone. È importante che loro trovino una comunità accogliente e che non sia impaurita. Quando incontrano uomini e donne che hanno vissuto drammi, vediamo che le comunità che accolgono si rendono conto che quello che viene raccontato è reale".

“Gli attacchi non ci scoraggiano”

"Abbiamo sempre a che fare con persone che non sono d'accordo con noi. Vengono contestati addirittura i vescovi...", ha detto poi Gualzetti riferendosi alle manifestazioni o intimidazioni come quelle di Forza Nuova, che proprio ieri ha appeso striscioni di protesta nelle diocesi in cui vengono accolti i migranti salvati dalla Diciotti. Iniziative che, dice il direttore, "assolutamente non ci scoraggiano. Sono attacchi che lasciano il tempo che trovano”.

Salvini: “Non ci saranno più situazioni insostenibili”

Intanto il ministro dell’Interno Matteo Salvini parla di una direzione opposta sul fronte dell’accoglienza, annunciando che “al Cara di Mineo lavoriamo alla riduzione del numero di ospiti e dei costi, con l'obiettivo finale della chiusura. Mentre in Veneto il centro per immigrati di Cona sarà progressivamente svuotato e prevediamo di cessare l'attività di quello di Bagnoli. Il Comune di Agna, infine, potrà beneficiare di fondi compensativi per i disagi che ha sopportato negli ultimi anni di malgoverno Pd". Ma il vicepremier parla di anche di orgoglio per “aver ridotto gli sbarchi in Italia al minimo storico degli ultimi cinque anni, così come ha certificato l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. In questo modo possiamo garantire che non ci saranno più situazioni insostenibili, da Padova alla Sicilia".

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