I pm di Agrigento hanno trasferito gli atti al capoluogo siciliano: entro 15 giorni dovranno essere inviati al tribunale dei ministri. Cinque i reati contestati al ministro dell'Interno e al capo di gabinetto Piantedosi. Il segretario leghista: "Contate su di me"
Il fascicolo d’indagine sul caso Diciotti, che riguarda il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi è stato trasferito dalla procura di Agrigento a Palermo. Salvini e Piantedosi sono indagati con queste accuse a loro carico: sequestro di persona, abuso d’ufficio, arresto illegale, sequestro a scopo di coazione e omissione di atti di ufficio.
Prossima tappa: tribunale dei ministri
Dopo questo primo trasferimento, la procura di Palermo ha 15 giorni di tempo per trasmettere gli atti al tribunale dei ministri (COME FUNZIONA) con eventuali richieste, anche istruttorie. A portare gli atti del procedimento sarà la Guardia costiera a cui i pm agrigentini hanno delegato l'inchiesta.
Negli atti le testimonianze e la memoria dei pm
Nel fascicolo trasmesso a Palermo, oltre ai verbali con le testimonianze dei funzionari del Viminale e degli ufficiali della Guardia costiera sentiti, c'è la memoria dei pm che illustra gli aspetti tecnico-giuridici del caso (SPECIALE MIGRANTI).
Salvini: "Contate su di me, io conto su di voi"
La replica del ministro Salvini è arrivata su twitter pochi minuti dopo la diffusione della notizia del trasferimento del fascicolo da Agrigento a Palermo. "50 pagine di accuse nei miei confronti, 5 reati contestati, 30 anni di carcere come pena massima - ha scritto Salvini su Twitter - Di politici ladri, incapaci e codardi l’Italia ne ha avuti abbastanza. Contate su di me, io conto su di voi".