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Genova, attesa per la consegna delle prime case agli sfollati

Cronaca

Lunedì alle 16 il presidente ligure Toti e il sindaco Bucci consegneranno i primi alloggi alle persone che non possono rientrare nelle loro abitazioni (che verranno demolite). Governatore: "Casa per tutti entro 8 settimane". Conte: subito le abitazioni

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Lunedì saranno consegnati i primi alloggi alle persone che hanno perso la propria casa nel crollo del ponte Morandi a Genova. Oltre a 43 vittime, infatti, il cedimento del 14 agosto ha provocato centinaia di sfollati. Le persone che abitavano sotto alla struttura sono state costrette a lasciare le case per motivi di sicurezza. Il premier Conte, in un post su Facebook, ha detto: non lasciamo la città sola, bisogna fare in fretta nel dare alloggi agli sfollati.
Sempre per motivi di sicurezza, le case evacuate verranno demolite prima di ricostruire il nuovo ponte (Autostrade si è proposta di ricostruirlo in acciaio in 8 mesi, il governo valuta ma avverte: revoca concessione non si ferma). Dopo i funerali di Stato di ieri, intanto, sotto il ponte crollato si sono concluse le operazioni di ricerca e recupero delle vittime. 

La consegna dei primi alloggi a 11 famiglie

La consegna dei primi alloggi agli sfollati inizierà alle 16. Saranno presenti il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci. I primi a ricevere gli appartamenti saranno 11 nuclei familiari (domani almeno due case verrano consegnate), mentre nelle prossime settimane saranno sistemati altri 40 nuclei. Priorità è stata data alle famiglie con bambini, anziani o disabili. Bucci, a Sky tg24, ha parlato di “311 nuclei familiari” rimasti senza casa, “che corrispondono a 635 persone”, e ha assicurato: “Entro fine novembre contiamo di avere tutti quanti sistemati dagli alberghi nelle case”. "Stiamo lavorando giorno e notte per dare a tutti rapidamente una sistemazione confortevole", ha scritto invece Toti su Facebook. E sui prossimi passi ha spiegato: "Entro il 20 settembre daremo altre 40 case grazie al contributo di Cassa depositi e prestiti. Entro settembre saranno ristrutturati altri 100 appartamenti i cui lavori inizieranno già in settimana. E poi ne arriveranno altri 150. Entro otto settimane al massimo ci sarà una casa per tutti. Nessuno deve restare indietro". Sul tema sfollati è intervenuto con un post su Facebook anche il premier Giuseppe Conte: “Come abbiamo detto il governo è con Genova e con i genovesi e non solo a parole, ma con gesti concreti. […] Il Governo ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone”.

Sarà un algoritmo a decidere graduatoria sfollati

E sarà la matematica di un algoritmo definito da menti umane a decidere chi, fra gli sfollati, avrà per primo diritto a una nuova abitazione. "I tecnici informatici del Comune hanno lavorato anche di notte per costruire le formule necessarie", ha spiegato l'assessore comunale al Bilancio Pietro Piciocchi che in queste ore è in contatto con i vigili del fuoco per capire come permettere alle prime famiglie che saranno trasferite - in questo caso nelle abitazioni Arte di San Biagio, in Valpolcevera - di recuperare negli appartamenti evacuati i propri oggetti personali. "La graduatoria è stata elaborata con un sistema di punteggi – ha continuato Piciocchi - che ha consentito di privilegiare persone con disabilità, nuclei familiari con minori in età scolare, quindi dai 3 ai 14 anni, cercando di allontanarli il meno possibile dalle loro scuole, in vista di settembre". In queste ore vengono ultimati gli allacci delle utenze. "Stiamo facendo i salti mortali - conclude l'assessore comunale - ma contiamo di consegnare le prime case già domani".

Concluse operazioni di ricerca e recupero vittime

Sotto al ponte Morandi, intanto, si sono concluse le operazioni di ricerca e recupero delle vittime. I vigili del fuoco, dopo 24 ore di lavoro, sono riusciti a recuperare i corpi della famiglia Cecala: il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal. Finite le ricerche dei dispersi, si continua a lavorare tra le macerie del ponte per mettere in sicurezza l'area e bonificare la zona. Decide e decine di genovesi, in una specie di pellegrinaggio, stanno andando a vedere di persona la zona del disastro. Il Comune ha messo a disposizione dei taxi gratuiti per gli sfollati che, dal 20 agosto al 2 settembre, devono recarsi nelle proprie case per recuperare oggetti. Ad accompagnare le persone negli appartamenti, il personale della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco. 

Procuratore Genova: Stato ha abdicato a funzione controllo

Sul posto sono arrivati anche i consulenti della procura di Genova e alcuni membri della commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che hanno iniziato l'ispezione. Tra le operazioni, è prevista la numerazione e la documentazione fotografica degli elementi crollati, sui quali verranno svolte alcune perizie tecniche che potranno essere utili nell’inchiesta. Presenti anche alcuni tecnici e ingegneri di Autostrade per l'Italia. Sul crollo del ponte è intervenuto Francesco Cozzi, procuratore di Genova. “Premesso che l'indagine è in una fase preliminare ed esiste comunque un segreto istruttorio, posso tuttavia fare un ragionamento più generale: io ho qualche difficoltà ad accettare l'idea che il tema della sicurezza pubblica stradale sia rimesso nelle mani dei privati. La filosofia del nostro sistema - ha aggiunto in un’intervista al Corriere della Sera - vede oggi uno Stato espropriato dei suoi poteri, una sorta di proprietario assenteista che ha abdicato al ruolo di garante della sicurezza. Come se avesse detto al privato, veditela tu”. “Nel momento in cui lo Stato abdica alla funzione di controllo ci vorrebbe almeno un'agenzia terza che garantisse la sicurezza, non il concessionario stesso. Credo che il crollo del ponte Morandi porti a ripensare tutta la materia”, ha aggiunto.

A Genova anche Borrelli

Domani pomeriggio arriverà a Genova anche Angelo Borrelli, capo della Protezione civile. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha dato mandato alla Protezione civile nazionale di preparare l'ordinanza che riguarda i contributi erogati dal Governo (28,5 milioni più i 5 milioni erogati nell'imminenza della tragedia, ndr). Borrelli lavorerà al testo del provvedimento, che consentirà di avviare gli interventi necessari sia dal punto di vista normativo sia operativo.