Indagine contro il caporalato, 6 arresti nel Veronese: anche medico

Cronaca
Foto d'archivio

Operazione della Guardia di finanza. Al centro dell’inchiesta, una cooperativa di Soave il cui responsabile era finito già in carcere nel marzo 2017. Accertamenti partiti dopo l’incidente ad un mini-van della coop in cui era morto un lavoratore di origini marocchine

Un’indagine contro il caporalato condotta dalla Guardia di finanza di Verona ha portato all’arresto di sei persone, tra le quali un medico del lavoro. Al centro dell’inchiesta, una cooperativa di Soave il cui responsabile era finito già in carcere nel marzo 2017. Ai domiciliari anche due funzionari dell'Inps e un militare della Gdf.

Indagini partite dopo incidente stradale

Le indagini sono partite dopo gli accertamenti su un incidente ad un mini-van della coop, avvenuto nel novembre 2017 sull'autostrada A13: nello schianto era morto un lavoratore di origini marocchine e altri 11 erano rimasti feriti.

Le accuse

Il medico, 78 anni, è l'unico dei sei raggiunto da custodia cautelare in carcere. I provvedimenti del Gip, in cui sono ipotizzati a vario titolo i reati di corruzione per l'esercizio della funzione, falso documentale, truffa aggravata allo Stato, riguardano anche due funzionari dell'Inps (finiti ai domiciliari), due collaboratori 'factotum' del medico (uno ai domiciliari, l'altro con obbligo di firma), e un militare delle fiamme gialle del comando di Soave, lo stesso che ha svolto le indagini. Oltre ai provvedimenti cautelari ci sono 42 indagati per truffa: si tratta di persone che avrebbero sfruttato i servizi del medico compiacente non nell'ambito del caporalato, ma per ottenere, in cambio di soldi, falsi certificati di invalidità da presentare davanti alla commissione Inps, per pensioni speciali e indennità di accompagnamento. Completano l'indagine altri 10 indagati per falsa documentazione, con presunti certificati medici per finte patologie che avrebbero consentito al finanziere di assentarsi dal lavoro.

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