Blitz antidroga a Taranto: 19 arresti in operazione dei carabinieri

Cronaca
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Documentata una vasta e perdurante attività di spaccio nel capoluogo pugliese. Gli spacciatori si servivano anche di telecamere e vedette

Un vasto giro di droga è stato stroncato dai carabinieri di Taranto, che hanno eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare: 16 in carcere e tre ai domiciliari. "È stata documentata una vasta e perdurante attività di spaccio, condotta da uomini e donne, anche alla presenza di minori e disabili", si legge in una nota.  

I dettagli dell'operazione

Le 19 ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Paola Incalza su richiesta del sostituto procuratore Mariano Buccoliero. Tutti i soggetti coinvolti rispondono, a vario titolo, di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina e cocaina. Le indagini, avviate nel dicembre 2017, hanno fatto luce su un gruppo criminale operante nel capoluogo ionico, con epicentro nel rione Borgo. L'attività investigativa è stata supportata da intercettazioni telefoniche, videoriprese sui luoghi di spaccio, servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Nel periodo contestato sono state accertate 100 cessioni di sostanza stupefacente al giorno da parte degli spacciatori con un introito stimato intorno ai tremila-quattromila euro al giorno.

Spaccio con telecamere e vedette

Diversi episodi di spaccio sono avvenuti anche alla presenza di minorenni e disabili, che si trovavano, in alcune circostanze, nell'androne di un palazzo in cui avveniva un'intensa attività di cessione della sostanza stupefacente. In alcuni casi, sono state rinvenute dal personale dell'Asl numerose siringhe utilizzate e abbandonate. L'attività di spaccio era protetta dalla presenza di telecamere in uso agli spacciatori e di una complessa rete di vedette, le quali, organizzate quasi militarmente, percorrevano le vie dello spaccio a piedi o a bordo di scooter, alternandosi in turni. In caso di presenza di forze dell'ordine, le vedette allertavano gli spacciatori con segni convenzionali come quello di togliersi il cappuccio e toccarsi il capo. Un uomo e una donna agli arresti domiciliari e alcuni loro familiari erano il punto di riferimento della rete di spacciatori.

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