Marcello Dell'Utri ai domiciliari, i giudici: rischio morte improvvisa

Cronaca
Marcello Dell'Utri in una foto d'archivio

 Il Tribunale di Sorveglianza ha accolto la richiesta dei legali dell’ex senatore di Forza Italia, detenuto a Rebibbia dopo una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa

Marcello Dell'Utri lascia il carcere per motivi di salute. È questa la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma nei confronti dell'ex senatore di Forza Italia detenuto nel carcere di Rebibbia. Dell'Utri sta scontando una condanna definitiva a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici, nel provvedimento di differimento della pena per motivi di salute e concessione degli arresti domiciliari, parlano di "rischio di morte improvvisa".

"Rischio di morte improvvisa"

"La patologia cardiaca di cui dell'Utri - si legge in uno stralcio del provvedimento del Tribunale di sorveglianza di Roma - soffre ha subito un recente e significativa o aggravamento rispetto alle pregresse condizioni e non sono secondarie le negative ricadute di altri fattori complicanti quali l'eta', 77 anni, il trattamento radioterapico, la malattia oncologica e le condizioni psichiche. I sanitari hanno segnalato il rischio di morte improvvisa per eventi cardiologici acuti e hanno concluso per la non compatibilità col carcere".

Ai domiciliari

I giudici hanno così accolto la richiesta di detenzione domiciliare avanzata dai legali del fondatore di Forza Italia alla luce degli ultimi accertamenti cardiologici eseguiti sull’ex senatore da un pool di periti. Marcello Dell'Utri, a quanto si apprende da fonti Azzurre, potrebbe scontare i domiciliari a casa del figlio Marco, a Roma.

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