Terremoto Centro Italia, crolli case popolari Amatrice: 5 a processo
CronacaIl Tribunale di Rieti ha rinviato a giudizio cinque persone nell’ambito dell’inchiesta sulle palazzine ex Iacp-ex Ater il cui cedimento provocò 18 vittime. La prima udienza del dibattimento è fissata per il 19 settembre. Il legale: "Siamo soddisfatti"
Il gup del Tribunale di Rieti, Pierfrancesco de Angelis, ha disposto il rinvio a giudizio per tutti i cinque indagati nell'ambito dell'inchiesta sui crolli delle due palazzine ex Iacp-ex Ater di piazza Augusto Sagnotti ad Amatrice, dove in seguito al sisma del 24 agosto 2016 morirono 18 persone e ne rimasero ferite tre. L'accusa, per tutti, è di omicidio colposo plurimo, crollo colposo, disastro e lesioni. Il processo avrà inizio il prossimo 19 settembre.
Gli imputati
Secondo le indagini tecniche e gli accertamenti, le due palazzine furono costruite con materiali inadeguati, pilastri troppo sottili, armature esigue e calcestruzzo a bassa resistenza. I cinque imputati sono Ottaviano Boni, 79 anni, all'epoca direttore tecnico della Sogeap, impresa appaltatrice dei lavori, Luigi Serafini, 84, amministratore unico della Sogeap, Franco Aleandri, 84 anni, presidente pro-tempore dell'Istituto autonomo case popolari (Iacp), Maurizio Scacchi, 63, geometra della Regione-Genio Civie, e Corrado Tilesi, 85 anni, all'epoca assessore ad Amatrice. Altre quattro persone non sono più perseguibili decedute.
Il legale dei familiari delle vittime: “Siamo soddisfatti”
"Siamo soddisfatti di questo risultato. Il gup ha dato credito e piena valenza al lavoro fatto dalla Procura di Rieti, in particolare dal pm Maruotti, e all'attività investigativa condotta dalla polizia giudiziaria - ha detto l'avvocato Wania Della Vigna, legale dei familiari delle 18 vittime - Sono state accuratamente trattate nel corso delle udienze le risultanze delle indagini, è stata condotta una puntuale analisi degli effetti del sisma fino ai profili di responsabilità degli imputati che ne risponderanno in dibattimento. Quello che conta è che nel processo saranno presenti gli enti pubblici, la Regione Lazio per Ater e Genio civile e il Comune di Amatrice, che in caso di condanna dovranno risarcire le parti civili".